Prima la promozione in A e la vittoria del campionato di B all’ultimo secondo dell’ultima giornata, poi la salvezza tranquilla e il decimo posto solo sfiorato. Ora per Massimo Rastelli è giunta l’ora di confermarsi, di dare al Cagliari gioco e stabilità.
In campionato è partito benissimo: dopo due sconfitte – ma con Juventus e Milan, e che prestazione a San Siro! – contro il Crotone sono arrivati i primi tre punti stagionali, che hanno rimesso il Cagliari in linea con gli obbiettivi e regalato ai sardi la prima gioia alla Sardegna Arena: “Entrare in quello stadio ci dà coraggio, forza e consapevolezza e mi auguro tanti punti” – rivela Rastelli in una lunga intervista ai microfoni di gianlucadimarzio.com. “Avere il pubblico vicino, sentire la loro voce, le frasi di incoraggiamento, vedere l’espressione dei loro volti, dà una carica incredibile“.
Cosa è cambiato rispetto alle scorse stagioni?
“Anzitutto ho due anni in più d’esperienza in questa splendida realtà, che mi hanno permesso di avere una migliore conoscenza dell’ambiente, della società e dei calciatori. Quest’anno percepisco sintonia e armonia diverse rispetto agli anni passati, in positivo naturalmente”. Sul mercato, dopo che all’addio di Borriello ha subito seguito l’acquisto di Leonardo Pavoletti, il più caro della storia rossoblù, il tecnico di Torre del Greco non può certo lamentarsi: “Sono molto soddisfatto della rosa messa a disposizione, perché sono consapevole che la società ha fatto uno sforzo importante per cercare di accontentarmi e questo testimonia la grande stima che hanno per me. Van der Wiel e Pavoletti, senza dimenticare gli arrivi di Cigarini e Andreolli: non potevo chiedere di meglio“.