In un’intervista rilasciata al quotidiano L’Unione Sarda, l’agente di Leonardo Pavoletti, Giovanni Branchini, ha spiegato alcuni retroscena della trattativa:
Come nasce l’idea di questa operazione?
“Nasce col Cagliari, dopo la rottura con Borriello. Rossi conosceva bene Pavoletti dai tempi del Sassuolo e il presidente aveva cercato il giocatore già in passato”.
Perchè proprio Cagliari?
“Leonardo è stato avvicinato da almeno quindici società, tra Italia ed estero. Ma tutti sottovalutano le difficoltà di una trattativa col Napoli. Il Cagliari ha avuto subito un approccio serio e il giocatore ha sempre voluto il Cagliari. Sentiva che questa era la piazza giusta e quando gli ho chiesto di scegliere non ha avuto dubbi”.
L’acquisto più caro, così come per Cammarata c’era Branchini.
“Fabrizio veniva da un campionato stratosferico a Verona, a Cagliari si è bloccato. Capita. Ma io sono anche quello che ha portato Suazo e delle cessioni di Macellari e Zebina”.
Passaggio a vuoto al Napoli?
“Lì c’era un modulo in cui le sue caratteristiche non c’entravano nulla. A Napoli era amatissimo nello spogliatoio”.
Quanto rischio c’era che l’affare saltasse?
“Ogni minuto. L’ho considerato chiuso solo alle 16.00 del 30 agosto, dopo la conferenza stampa. Da mesi avevo l’angoscia di portarlo via da Napoli”.