
L’ultimo anno – abbondante – si è trasformato per Federico Melchiorri in un percorso fatto di scarsissima luce. Quel ginocchio destro che due volte lo ha strappato al campo e trascinato sotto i ferri del chirurgo, gli ha tolto la gioia del campo. Contestualmente privando i tifosi del Cagliari di un attaccante generoso ed efficace, capace di spaccare le difese nelle giornate di grazia. Sembrava che questo precampionato potesse rappresentare per lui l’anticamera dell’agognato ritorno. Invece…
La parola “arrendersi” non rientra nel suo vocabolario: d’altronde Federico ha superato un cavernoma che lo ha catapultato agli inferi dopo l’esordio in Serie A. La lunga rincorsa a suon di gol, sempre più su fino alla chance di Cagliari. L’ottima intesa con Sau e compagni, il ruolo da protagonista conquistato con caparbietà e gol sul cammino della promozione. Poi… quel maledetto 1° aprile 2016 e la rottura del crociato anteriore ad Asseminello. No. Non era uno scherzo: proprio un pesce d’aprile di pessimo gusto. E l’inizio del calvario. Nonostante l’interesse di alcuni club (Spal su tutti) il Cagliari punta forte sull’attaccante di Treia. Però sono lecite le preoccupazioni su questo recupero che tarda a concludersi. Melchiorri non si sta allenando con i compagni, ciò vuol dire che salterà i primi impegni ufficiali della stagione. Dea Bendata, dai una mano a questo ragazzo: se verrà finalmente lasciato in pace dai guai fisici, potrà dire la sua sul massimo palcoscenico italiano. Magari completamente, dando seguito agli sprazzi positivi – appena dieci gare e tre reti – della scorsa stagione.
