Uno è l’idolo della Curva Nord, di ritorno dall’Olbia per chiudere la carriera in rossoblù, come promesso dal presidente Tommaso Giulini. L’altro la maglia del Cagliari non l’ha ancora indossata, ma ha assaggiato la Serie A nell’ultima giornata di campionato, contro il Milan, nella partita in cui il collega Luca Crosta esordiva parando un rigore a Bacca.
Uno è nato il 3 maggio 1980. L’altro il 13 gennaio del 2000. Hanno vent’anni di differenza. E insieme sono la bellezza del calcio. Come rilevato oggi da La Nuova Sardegna Andrea Cossu e Riccardo Daga sono il più vecchio (forse è meglio usare maturo, per non offendere Andrea) e il più giovane rossoblù presenti nel ritiro di Pejo.
Il Cagliari ha voluto entrambi in Trentino. Il primo per un fioretto, un impegno mantenuto che la dirigenza spera possa essere funzionale sia dentro il campo, con qualche giocata che Cossu si può ancora permettere, sia fuori, per far capire a giovani e nuovi arrivati quanto valga questa maglia e per ricucire un rapporto che sembra ormai lacerato tra la dirigenza e la tifoseria più calda della curva. Il secondo dovrà invece acquisire esperienza: svolgerà il ritiro con Rafael, Montaperto e Crosta (Cragno arriverà direttamente ad Aritzo) e poi difenderà la porta della primavera del Cagliari, almeno per questa stagione.
Cossu e Daga. Due generazioni diverse con uno stesso obbiettivo. Onorare la maglia rossoblù.