L’epilogo del campionato di Serie A 1981-82 fu drammatico: e il Cagliari fu tra i protagonisti principali dell’ultima giornata decisiva. Era il 16 maggio 1982, i destini di scudetto-salvezza si giocarono al Sant’Elia e al Comunale di Catanzaro. In quest’ultimo impianto scrisse una celebre pagina l’irlandese Liam Brady, come rievoca oggi il Corriere dello Sport.
Trentesima giornata. Cagliari-Fiorentina e Catanzaro-Juventus non sono gli unici incontri che contano, quel giorno. Ma su questi due campi si giocava soprattutto il tricolore. Al Sant’Elia i rossoblù non possono perdere per salvarsi dalla retrocessione, davanti hanno però la Fiorentina che si gioca lo scudetto: i viola sono appaiati alla Juventus a quota 44, con i bianconeri che invece si recano in Calabria contro una squadra priva di obiettivi. Il Cagliari resiste e beneficia di un contestatissimo gol annullato a Graziani per un fallo di Bertoni sul portiere rossoblù Corti. Passano i minuti, i gigliati non riescono a forzare il fortino sardo. Nel frattempo però la Juventus sull’altro campo passa sul 2-1 con un rigore – anche questo molto criticato – di Brady e si porta a casa lo scudetto numero venti. L’irlandese si congeda in grande stile, sapendo già di essere stato tagliato per gli acquisti di Platini e Boniek (all’epoca gli stranieri consentiti per squadra erano solo due). Il Cagliari si salva, Firenze sbraita per una ferita aperta ancora oggi.