La Nuova Sardegna in edicola oggi racconta la curiosa storia del barese che raccolse il cimelio più importante nel giorno dello Scudetto rossoblù
UN TESORO. La maglia indossata da Gigi Riva il 12 aprile 1970: probabilmente il cimelio più sacro (sportivamente parlando) che un sardo possa desiderare. Il proprietario però è un pugliese, Pasquale Loseto, ex difensore del Bari che il giorno dello Scudetto rossoblù ebbe la missione impossibile di marcare Rombo di Tuono. “Gigi Riva? Un campione e una persona eccezionale – racconta l’ex calciatore a La Nuova – Nonostante la festa Scudetto lui non si dimenticò della promessa fatta e venne nel nostro spogliatoio a portarmi la maglia”.
OGGETTO SMARRITO. Loseto però non la ritrova più. “Da quattro o cinque anni mi è sparita, sto impazzendo. Per me è un ricordo molto caro. Spero ce l’abbia mio figlio”. A non essere smarriti però sono i ricordi di quella gara: “Riva si buttò su quel pallone all’altezza delle gambe. Io forse avrei potuto calciare, ma in un attimo mi resi conto che sarebbe stato un intervento potenzialmente pericoloso per l’incolumità di Riva. Non lo so, forse avrei potuto contrastarlo, in questi casi spesso si dà ragione al difensore. Ma fu un attimo. E fu gol”.
RETROSCENA. “Dopo quella stagione fui a un passo dal Cagliari, avevo già parlato con Arrica, loro cercavano un difensore esterno perché Zignoli doveva tornare al Milan. Poi non se ne fece niente perché l’allenatore Toneatto fermò la cessione perché voleva costruire una squadra per tornare subito in A”.