Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, le società di Serie A si sarebbero offerte di acquistare tamponi anche per la popolazione

OSTACOLO. Come raccontatovi nei giorni scorsi, cresce il fronte della protesta sull’utilizzo dei tamponi da parte delle società di calcio per accelerare la ripartenza. Il Corriere dello Sport in edicola oggi spiega il piano dei club di Serie A per superare il fronte del no, schierato contro l’utilizzo eccessivo dei test per motivi soprattutto etici. Infatti allo stato attuale diventa sempre più difficile reperire i reagenti a causa della crescita globale della pandemia e non ci sono tamponi sufficienti per operare dei controlli su larga scala.

LA PROPOSTA. Dalla Serie A è arrivata la disponibilità ad acquistare il doppio dei tamponi utili a ogni società. I club acquisteranno i test pagandone un altro quantitativo uguale da destinare alla popolazione. Nella serata di ieri è poi arrivato il rilancio, con il rapporto 1 a 2 che può diventare 1 a 5, ovvero per ogni tampone acquistato dai club ben cinque andranno ai cittadini. C’è però un problema: il guaio non è tanto nell’acquisto dei prodotti, ma nella quantità di reagenti disponibili sul mercato. Infatti sono poche le strutture che in Italia li producono e reperirli all’estero diventa oggi quasi impossibile.