Per La Gazzetta dello Sport la lista dei pretendenti per un ultimo posto in attacco a Euro 2020 è lunga e il livornese resta tra i candidati
SOGNO (QUASI) IMPOSSIBILE. Sette mesi di stop sono un’eternità, specialmente se a trentuno anni si è costretti a scendere dal treno azzurro che porta a un grande torneo continentale. Leonardo Pavoletti forse non ci spera più, o forse ci spera ancora tantissimo in una chiamata per Euro 2020. Anche se sembra impossibile, anche se la stagione giusta sembra perduta.
LA LISTA. Per l’Europeo i giochi sono più o meno fatti, anche se restano cinque o sei maglie ancora da assegnare, dove ci sarà spazio per qualche sorpresa. Donnarumma e Sirigu sono certi del posto, per il terzo portiere la sfida è tra Gollini, Meret e Cragno, con il rossoblù nettamente svantaggiato dall’infortunio con cui sta attualmente combattendo. In difesa ci saranno certamente Chiellini, Bonucci, Florenzi, Spinazzola ed Emerson, mentre buone possibilità anche per Acerbi, Izzo, Romagnoli, Gianluca Mancini, De Sciglio, Di Lorenzo, Biraghi e D’Ambrosio. Difficile ma non impossibile la scalata di Luca Pellegrini. A centrocampo confermatissimo il trio Barella, Jorginho e Verratti. Con loro Sensi, Zaniolo e Lorenzo Pellegrini.
GLI ATTACCANTI. Qui i giochi sono davvero fatti. Sicuri del posto sono Chiesa, Bernardeschi, Belotti, Immobile e Insigne, ma c’è spazio ancora per un’altra maglia. Kean si sta autoescludendo e difficilmente convincerà il ct a ripuntarci. Pochi i centravanti in corsa, con i soli Balotelli, Lasagna e Pinamonti al momento non brillanti in campionato. Ci sono poi gli esterni El Shaarawy (ma relegato in Cina), Grifo e Orsolini in vantaggio su Berardi, Politano e Quagliarella. Per Pavoletti dunque le speranze non sono del tutto sfumate: la concorrenza è folta, ma allo stato attuale non insormontabile. Servirà un finale di campionato “pavoloso” per staccare il biglietto per Euro 2020.
