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Finalmente Sau! Contro tutto e tutti (tranne in quattro…)

Marco Sau ha spezzato ieri un digiuno che durava da oltre dieci mesi. Il gol alla Roma segna il riscatto contro tante difficoltà e la fine di un periodo nero.

BENTORNATO AL GOL. Finalmente, Marco Sau. Un nome che, nell’ultimo periodo, veniva associato a una strana sensazione. Quasi di stanchezza, verso un attaccante che ormai pareva in declino e che proprio non riusciva a recuperare lo smalto di un tempo. Ma niente, Sau proprio non ne voleva sapere di tirarsi su e, quasi fosse in uno stato di apatia, sembrava volersi lasciar trascinare da una corrente che lenta lo accompagnava alla fine della carriera.

PERIODO DIFFICILE. Il gol che mancava da dieci mesi. La fiducia dei tifosi ormai pressoché persa. L’ambiente che lo voleva ormai lontano da Cagliari, magari a Frosinone, da quel Capozucca che stravede per l’attaccante barbaricino. E ultima, ma pesante come un macigno, la vicenda che ha coinvolto il fratello, arrestato per una serie di reati qualche settimana fa. Un periodo nero per Sau. Che solo lui poteva far terminare, tornando a essere l’attaccante che era fino a due stagioni fa. E tornando, soprattutto, a segnare.

CHI NON LO HA MAI ABBANDONATO. Solo in quattro sono sempre stati dalla sua parte. Il Presidente Giulini, che non lo ha mai abbandonato, ma ha sempre voluto difenderlo contro tutto e tutti. Un rapporto speciale, quello tra il patron e l’attaccante. E una scommessa vinta, quella del numero uno del club rossoblù, che ha dimostrato che saper aspettare (anche quando sembra troppo…) a volte paga. Ma anche Maran, che ha sempre creduto in Sau e nelle sue qualità da giocatore e attaccante, come ha confessato anche ieri sera: “Volevo segnasse lui“. La squadra, che lo ha sempre difeso nei momenti difficili, compattandosi intorno a lui e abbracciandolo sempre come ha fatto anche nell’esultanza dopo il gol del 2-2 di ieri.

DAVIDE ASTORI. E in ultimo, ma non per importanza, Davide Astori. Un riferimento, un amico lontano per Marco Sau. Una presenza, distante, ma forte. Ed è stato a lui che ha pensato Pattolino dopo aver insaccato. A lui che ha dedicato il gol, una volta giunto davanti ai microfoni della stampa. Perché nonostante i mille momenti difficili, prima o poi le cose belle accadono. Ed è il percorso fatto per arrivare sino a lì, che le rende incredibilmente magiche. Bentornato, Sau.

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