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Desogus e Luvumbo, precampionato top. E ora…

Due ragazzi che hanno preso parte interamente al ritiro precampionato del nuovo Cagliari di Liverani. Jacopo Desogus e Zito Luvumbo sono stati i migliori rossoblù in quelle settimane. Eppure, per loro ci sono stati sviluppi inaspettati

DESOGUS. Chi scrive ha avuto la possibilità di seguire in prima persona diversi allenamenti del Cagliari nel ritiro di Asseminello, sotto un sole che marchiava l’inizio del nuovo corso Liverani. Poi le partitelle, le amichevoli, i primi assaggi di calcio vero: Jacopo Desogus, inizialmente, mi aveva dato l’impressione di essere un pochino intimidito nel salto dalla Primavera alla prima squadra. Mi sono dovuto ricredere, e ne sono contento. Perché ho apprezzato i miglioramenti, giorno per giorno, di un ragazzo che ha recepito subito le “dritte” del Mister. Segno di umiltà, intelligenza e voglia di crescere. Gol a grappolo, sempre. Quando si è avuta la certezza del tridente offensivo, Desogus ha messo in ombra il cavallo di ritorno da Brescia, Matteo Tramoni. Non ha sorpreso nessuno, la maglia da titolare che Liverani ha dato a Jacopo per il debutto in campionato a Como. Considerando la prima da professionista, non ha demeritato.

Però sono arrivati degli acciacchi a toglierlo di mezzo. L’arrivo di Mancosu, che di fatto viene utilizzato nelle stesse zolle calcate abitualmente da Desogus, ha spinto il giovane verso Pescara. Ma come, Liverani ci aveva lavorato tanto su di lui… con risultati tangibili. Si è deciso di fare a meno di questo ragazzo. Non ha soddisfatto il tecnico quando si è iniziato a fare sul serio? Può darsi. Ma sarebbe tornato utile, eccome. Soprattutto perché ci sarebbe stato già in casa un elemento per far rifiatare Mancosu, invece di adattare Luvumbo, il quale a sinistra non è ugualmente efficace rispetto alla corsia opposta. O di far arrivare Millico. Con tutto il rispetto, è come se si fosse scelta una strada molto più tortuosa, avendo già la soluzione a portata di mano.

LUVUMBO. Eccoci proprio al giovane angolano. Zito Luvumbo (foto di copertina) ha letteralmente entusiasmato i tifosi rossoblù nelle prime uscite alla presenza del pubblico e pure in Coppa Italia contro il Perugia, grazie alle sue fiammate poderose: i sostenitori lo hanno acclamato a gran voce, non un evento che accade tutti i giorni. Era da tanto tempo che a Cagliari non si poteva gustare un giocatore con le sue caratteristiche, capaci di scompaginare la difesa avversaria con un campionario di dribbling, vivacità, inserimenti palla al piede, un po’ di sana sfacciataggine che conserva ancora questo ragazzo, probabile retaggio del calcio lontano da cui arriva.

Meglio di Pereiro quando schierato, eppure Luvumbo deve ora fronteggiare pure la concorrenza di un altro pupillo di Liverani, quel Falco che dà il meglio di sé proprio come esterno destro offensivo. La stagione è lunga e sembrava essersi messa bene per l’attaccante africano. Riuscirà a stare a galla nelle gerarchie e mettere in difficoltà l’allenatore, nonostante la presenza di compagni ben più navigati? L’imprevedibilità non sempre è un difetto

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