La paura di perdere ha contato molto nel match del Picco. Il gol di Gyasi fa impazzire lo stadio
Lo Spezia batte il Venezia 1-0 e vede la salvezza ad un passo. Per gli ospiti una sconfitta di una gravità che può pregiudicare la stagione e il ritorno in B dopo un anno.
VIETATO PERDERE. Che la gara sia particolarmente importante lo si capisce subito. Le due contendenti pensano prima distruggere il gioco avversario più che a costruirlo. I liguri, che hanno un vantaggio di 7 punti sui lagunari terz’ultimi e il pubblico dalla loro parte giocando in casa, si rendono pericolosi al 34’ con Bastoni che si vede respinto il tiro dal piede destro di Maenpaa, ancora titolare viste l’assenza di Romero. Doppia risposta veneziana un attimo dopo: prima (35’) Erlic fondamentale a negare lo 0-1 a Okereke, quindi al 38’ Aramu spacca la traversa su punizione mandando la sfera all’incrocio, graziando Provedel. Il primo tempo si chiude con gli uomini di Thiago Motta in pressing.
Nella seconda frazione ci si aspetta un deciso aumento dell’offensiva da parte di entrambi gli undici. Ma le vere occasioni per sbloccare il risultato latitano da entrambe le parti. I due allenatori, Thiago Motta e Bertolini (che sostituisce lo squalificato Zanetti) si affidano ai cambi per cambiare l’andamento del match. Spezia e Venezia palesano difficoltà nel trovare la porta avversaria e segnare un gol che vale tanto per la loro stagione. Ma a vincere è la tensione, che porta in dote uno 0-0 non certo da ricordare per le due tifoserie, anche per la grande parata Maenpaa su Manaj al 40’, che salva i suoi da una sconfitta che sarebbe stato pesantissima anche per la leggerezza di Caldara. Al 48′ Gyasi consegna tre punti alla sua squadra insaccando il pallone, ancora sull’errore di Caldara. Lo Spezia vola verso la felicità, il Venezia vede l’inferno.
