Il giovane difensore del Cagliari, Andrea Carboni, ha rilasciato un’intervista al portale gianlucadimarzio.com
RADICI. Andrea Carboni, classe 2001, è uno dei componenti della “pattuglia verde” del Cagliari in questa stagione. Lanciato da Zenga dopo il lockdown, il ragazzo di Tonara è legatissimo alla Sardegna, alla famiglia e racconta il suo arrivo nel calcio che conta: “Devo ringraziare Gianfranco Matteoli che mi ha scoperto e i miei genitori, che 3-4 volte alla settimana mi hanno portavano a Oristano per poter giocare nell’Academy rossoblù“.
PENSIERI. Eppure non sono state tutte rose e fiori: “C’è stato un momento in cui ero convinto di non ricevere lo spazio che meritavo, ho seriamente pensato di smettere. Giocavo nell’Under 17: ma non ho mollato, anche grazie alla mia famiglia. Nella Primavera ho avuto la fortuna di trovare Canzi, Conti e Agostini, mi hanno aiutato a crescere dal punto di vista umano e calcistico. Di Francesco è un martello, vuole che noi giovani impariamo dai più esperti“.
PRESENTE. Il presente si chiama Serie A, per Andrea Carboni: “Quando Zenga mi ha fatto debuttare, di fatto lo feci senza riscaldarmi! Grazie anche al sostegno di alcuni professionisti del Cagliari ho cercato di limare certe lacune: devo acquisire tranquillità. Mi sono ispirato a Davide Astori, centrale mancino come me, che giocava a Cagliari quando militavo nei Giovanissimi. Nainggolan per la grinta, van Djik e Godín per il mio ruolo sono i miei modelli“.