Giocare bene non basta. Perchè conta il risultato. Che ieri al CRAI Sport Center ha dato ragione alla Lazio. Il pensiero di Fabio Pisacane dopo la partita, in sintesi è questo: “È normale rischiare di perdere, come poi è successo, quando non concretizzi la tua superiorità. Credo, però, che il Cagliari abbia proposto tanto e meritasse di più, forse anche più del pareggio. Purtroppo non è arrivata la vittoria, come a Sassuolo, c’è rammarico ma bisogna continuare a lavorare in prospettiva, guardando al medio-lungo periodo, coccolando i ragazzi, dando fiducia, senza bastonare al primo errore ma incoraggiando e approfondendo i concetti in cui crediamo dal primo giorno di preparazione estiva”.
La positività arriva però dal costante percorso di crescita continua: “Non amo parlare dei singoli e non è mai giusto farlo, ma se guardiamo ad Arba quanto è migliorato fino a giocarsela alla pari con avversari che costantemente vanno in panchina in Serie A, ragazzi come Idrissi e Vinciguerra nel giro della Nazionale, Malfitano un 2007 con tante partite da titolare, Catena e Cogoni per motivi diversi che sono cresciuti enormemente, e ancora i centrocampisti e gli attaccanti che sono interscambiabili e danno tante soluzioni, ecco che capiamo il tipo di lavoro che il Cagliari sta portando avanti. Non faccio a cambio con nessuno rispetto ai miei ragazzi, andiamo avanti con serenità, razionalità, con la motivazione giusta per limare gli errori che ancora paghiamo”.
Il Cagliari è a -7 dal Torino (che occupa l’ultimo osto play-off) che però ha una gara in meno. Il prossimo impegno dei rossoblù sarà ancora in casa sabato alle 11. Quando arriverà l’Atalanta in lotta con Inter e Roma, per chiudere in testa la stagione regolare del massimo campionato del Settore Giovanile.