La presentazione del nuovo attaccante del Cagliari in conferenza stampa
Le parole di Andrea Petagna:
“Come sto? Mi sento bene, soprattutto fisicamente, per fortuna il problemino col Bologna non era una lesione. Valuteremo nei prossimi giorni per domenica”.
“Le parole di Pavoletti? Lui è un grandissimo attaccante che mi piace molto, possiamo assolutamente giocare insieme”.
“Sono arrivato qua solo da dieci giorni e vedo una squadra di qualità, siamo guidati da una leggenda come mister Ranieri. Il calendario non è stato a nostro favore, ma sappiamo che la Serie A è così, non dobbiamo abbatterci. Possiamo fare un bel campionato, l’importante è restare uniti”.
“Ho scelto Cagliari perché ho trovato una società che credeva in me, è una società storica e spero di far bene. L’anno scorso ho contribuito non solo con i gol alla salvezza del Monza”.
“La frase in aeroporto? Mi sono espresso male, a Monza non c’erano più le condizioni perché avevano deciso di puntare su altri giocatori. Ho massimo rispetto per i tifosi e soprattutto per il dottor Galliani che per me è come un secondo padre, mi ha portato al Milan a 13 anni. Non era mia intenzione mancare di rispetto”.
“Ho avuto modo di parlare con Andrea Carboni e con tanti ragazzi che hanno giocato qua come Paloschi e Borriello. Tutti mi hanno parlato bene della città e sono contento, ora dovrà parlare il campo”.
“Semplici per la mia carriera è stato fondamentale, è un grandissimo allenatore. Con la Spal è stata una stagione importante, gli anni prima giocavo più da raccordo e sono migliorato molto sulla presenza in area. In due anni a Napoli avevo davanti Osimhen e Mertens, ma sono stati anni importanti che mi hanno fatto migliorare. L’anno scorso è stato un anno positivo dove forse è mancato qualche gol, ma ora penso al Cagliari”.
“Ho caratteristiche che mi permettono di giocare con tutti i tipi di attaccante. Mi piace molto giocare spalle alla porta e sicuramente devo migliorare i movimenti in area e cercare di più la porta. Lavorerò con il mister per questo. Mi piacerebbe far bene qui per tornare in Nazionale, questo è il mio sogno”.
“Le volte che sono venuto qua a giocare ho sempre trovato lo stadio pieno. Saranno il nostro dodicesimo uomo e i tifosi saranno fondamentali per far bene”.
“Ho scelto Cagliari anche per un discorso tattico. Gli anni migliori li ho fatti giocando in un modulo a due punte, come giochiamo qui. Gioco meglio così rispetto che giocare come unica punta con gli esterni. Quando ho parlato con il mister Ranieri mi ha detto: ti farò arrivare dieci cross da destra e dieci a sinistra”.