La squadra guidata da Claudio Ranieri si riaffaccia nella massima serie dopo un solo anno di purgatorio. Servono rinforzi adeguati per non soffrire l’impatto con un campionato decisamente più probante
Il Cagliari in Serie B non ci vuole proprio stare. Per la seconda volta consecutiva, è bastato soltanto un anno di purgatorio per riprendersi quello che dovrebbe essere l’habitat naturale del club isolano. Ora serve non ripetere gli stessi errori del passato: non facile, sia chiaro, ma avere come allenatore uno come Claudio Ranieri è certamente un grande punto di partenza che nessuno dovrà sottovalutare, avversari compresi. Vediamo allora come potrebbe essere rinforzata una squadra che ha certamente bisogno di ritocchi in ogni reparto.
IN PORTA. Diciamolo subito, Boris Radunovic si è ampiamente meritato la conferma e nella massima serie sarà ancora lui ad avere la maglia da titolare. Serve però un dodicesimo (o forse qualcosa di più) che dia più tranquillità in caso di necessità. Un giovane o un esperto, che sappia coprire le spalle nel momento del bisogno.
LA DIFESA. Con l’esplosione di Dossena, servirà certamente un centrale esperto che lo possa affiancare. Obert e Altare dovrebbero poter garantire poi dei ricambi all’altezza, in dubbio la permanenza di Goldaniga. Per quanto riguarda gli esterni bassi, Zappa e Di Pardo (quest’ultimo fresco di acquisizione a titolo definitivo dalla Juventus) sono confermati. Sulla fascia sinistra vale lo stesso discorso per Azzi, ma qui servirà certamente un giocatore che lo possa affiancare. Dubbi sulla permanenza di Barreca, che questa volta non ha convinto.
IL CENTROCAMPO. Concluso il primo acquisto (Sulemana è il giocatore di interdizione che mancava), il mercato dei centrocampisti rossoblù sarà condizionato dalla permanenza o meno di Nandez. Se l’uruguaiano dovesse partire, andrà sostituito a dovere. Makoumbou è il punto fermo, Deiola, Lella e Kourfalidis delle valide alternative, Viola e Rog dei punti interrogativi. Sulla trequarti, Mancosu è il valore aggiunto, ma potrebbe essere affiancato da un nuovo innesto: l’età e gli acciacchi del sardo non permetteranno di coprire l’intera stagione. Tutto ciò, però, al netto delle idee dell’allenatore, che potrebbe anche non utilizzare più tanto spesso il trequartista, puntando invece su altre strade (4-4-2? 4-4-1-1?).
L’ATTACCO. Si riparte da Lapadula e Luvumbo, con Pavoletti che resta ancora nel limbo tra cessione e riconferma. Con Prelec tornato alla base, anche qui servirà almeno un nuovo innesto all’altezza della categoria. Impensabile affrontare la Serie A col solo italo peruviano e il ragazzo dell’Angola.
Insomma, Ranieri saprà certamente dove puntellare una squadra che ha bisogno di essere completata. Con l’augurio che i ripetuti errori del passato restino soltanto un brutto ricordo.
