Il portiere rossoblù ha parlato dopo la festa promozione all’Unipol Domus. Le sue parole:
“E’ qualcosa di folle. La retrocessione è stata un momento devastante della mia vita e vincere in questo modo, spinti dal pubblico, è stata una cosa folle, indescrivibile. Ho rischiato di morire, ci credevamo tutti anche al novantesimo mentre quelli del Bari si abbracciavano in panchina. Quando è arrivato il gol di Pavo è stata l’apoteosi. Ogni sardo si sente questa vittoria”.
“E’ stata una stagione dove abbiamo ricostruito dopo una bomba atomica, poi l’arrivo di Ranieri e si è accesa la scintilla. Io ho vinto altri campionati ma così è bellissimo”.
“Con mister Liverani penso che non sia tutto da buttare, poi col distacco si pensava fosse dura, ma vedevamo che eravamo una squadra forte. Serviva la scintilla. Ranieri a livello umano riesce a far dare il 110% a ogni giocatore”.
“L’anno prossimo gioco, l’età è un grande stimolo e mi voglio godere la Serie A”.
“Non ricordo un legame così tra squadra e piazza. Forse per la Coppa Uefa o per lo spareggio. Abbiamo qualcosa in più rispetto a tutti”.