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Nández, la brillantezza svanita di un protagonista

Nahitan Nández avrebbe dovuto recitare, sulla carta, il ruolo di “lusso per la categoria”. Infortuni e forma non ottimale hanno quasi azzerato la sua brillantezza

SCADIMENTO. C’è stato un tempo in cui Nahitan Nández veniva costantemente accostato a club di prima fascia in Serie A. Si sa, le dinamiche di mercato possono essere basate anche solo su chiacchiere, trovano molto spazio su carta e web tra suggestioni anche molto fantasiose. Però uno scadimento del suo ottimo livello, unendo guai fisici e qualche notizia preoccupante extra campo, lo ha allontanato sempre più dal ruolo di protagonista. L’uruguaiano, nella sua miglior versione cagliaritana, è un giocatore nervoso in senso buono; corridore instancabile; grintoso nel recupero palla e negli inserimenti, soprattutto nella zona destra della trequarti; un avversario che le squadre devono prendere con le molle, mai domo.

METAMORFOSI. Cosa è successo a Nahitan? Dalla scorsa stagione ha iniziato a fare passi indietro nel suo status – di giocatore internazionale, non dimentichiamolo, con 49 presenze nell’Uruguay e un Mondiale disputato – e non è stato in grado di aiutare il Cagliari, tanto nella pessima annata 2021-22 culminata con la retrocessione quanto in quella attuale. Perché l’ex Boca Juniors è rimasto in Sardegna, scendendo in B con i rossoblù in uno scenario che nessuno avrebbe preventivato. Da pezzo pregiato del calciomercato a giocatore nella media, una brillantezza ridotta ai minimi termini da alcuni infortuni – i guai al ginocchio sinistro in primis – e incapace (in questo momento) di scuotersi dal torpore. Sulla carta era atteso al ruolo di “lusso per la categoria“. Non è nelle migliori condizioni, e si vede. Però cerca sempre di dare il suo contributo e, quando capita, pure con la fascia di capitano al braccio.

SCOSSA. Inutile negarlo: potrebbe anche aver influito, a livello personale, la notizia shock di fine 2021 con l’ordine di cattura in territorio uruguaiano dopo le accuse dell’ex compagna. Sul versante umano, solidarietà per la lontananza di un genitore dai suoi figli: il più piccolo, Tian, è nato a Cagliari nel luglio 2020. L’uomo potrebbe essere cambiato. Ma la tempra di Nández, l’orgoglio e il senso di appartenenza ai colori rossoblù si riescono ancora a scorgere. Tra un rimbrotto a un compagno – sintomo da tempo di eccessivo nervosismo – e i tanti ruoli ricoperti in questa stagione, tra il rendimento altalenante e il desiderio di voler aiutare la squadra. Torna protagonista, Nahitan. Perché come ha spiegato il tuo ex capitano in Nazionale Diego Lugano, nel 2019:

La garra, el temperamento, significa compromiso con la causa, compromiso muchas veces invisible, que excede los 90 minutos“. Non occorre traduzione…

Ecco: che questa garra non resti fine a sé stessa e diventi personalità, esempio positivo per trascinare il Cagliari. Uno con la tua storia, Nahitan, non può tirarsi indietro. 

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