In attesa che Claudio Ranieri possa iniziare a lavorare ad Asseminello, il club manager rossoblù siederà in panchina contro il Cosenza
La scena e le luci di Broadway sono tutte per Claudio Ranieri. Normale, normalissimo, quando uno degli allenatori più importanti della storia del Cagliari fa ritorno in Sardegna laddove la sua carriera ebbe inizio nel lontano 1988. Il tecnico romano, tuttavia, inizierà a lavorare in terra sarda solo dal 1° gennaio mentre a Roberto Muzzi l’onere e l’onore di chiudere un anno – il 2022 – che per il Cagliari si è rivelato disastroso tra retrocessione e metà campionato di Serie B al di sotto delle aspettative.
COMPLESSITÀ E FASCINO. Vietato pensare che per Muzzi la sfida contro il Cosenza, in programma il 26 dicembre alla Unipol Domus, sia una passeggiata di salute. In primo luogo, l’attuale club manager rossoblù – prestato alla panchina per una giornata – è chiamato a vincere. Il quattordicesimo posto del Cagliari, infatti, impone l’ottenimento di un risultato pieno per permettere poi a Claudio Ranieri di iniziare a lavorare in una situazione complicata ma non complicatissima. In secondo luogo per Muzzi, con un trascorso in panchina alla guida dell’Empoli nel 2019/2020 e qualche anno di collaborazione tecnica con Aurelio Andreazzoli e Andrea Stramaccioni, c’è il fascino di essere tornato ad allenare – pur per una manciata di giorni – e soprattutto di farlo alla guida del Cagliari. Un’opportunità che nasce, un sogno che si realizza. E la volontà di lasciare a chi subentrerà una situazione migliore di quella trovata.