
A pochi minuti dal fischio finale di Frosinone-Cagliari allo stadio Stirpe, il commento a caldo sul match della quattordicesima giornata
Il Cagliari parte con buon piglio, pressando i padroni di casa nella loro metà campo (assolata). Nessun pericolo portato a Turati, ma il Frosinone incassa il primo gol casalingo in stagione: è il 14° minuto. Carboni lancia in profondità verso Luvumbo, l’angolano “frega” con un taglio fulmineo la difesa ciociara e deposita a porta vuota lo 0-1. Estemporaneo, cinico. I sardi stazionano spesso nella metà campo avversaria, mentre la squadra di Grosso non impensierisce Radunovic. Ma basta un lancio profondo e la cattiva lettura di Obert-Carboni per concedere a Rohden l’incornata del pari. Una discreta prima frazione, con l 1-1 come risultato giusto.
La ripresa è sulla stessa falsa riga: gli uomini di Liverani mantengono maggiormente l’iniziativa, senza tuttavia rendersi pericolosi dalle parti di Turati. Il subentrato Roberto Insigne pesca il jolly con un bellissimo gol, sulle orme del fratello Lorenzo, poi nel finale succede di tutto. Al minuto 97 Lapadula viene colpito al volto e Fabbri fischia il penalty, che l’italo-peruviano trasforma di sinistro; al 99° Pavoletti segna il clamoroso 2-3, con tutto il Cagliari in campo e Liverani sballottato. Peccato che venga tutto vanificato dal fuorigioco millimetrico di Lapadula. Allo Stirpe finisce 2-2. Un premio comunque generoso, per la compagine rossoblù che non riesce a scuotersi da un campionato che a oggi potremmo definire anonimo.
