La partita di ieri contro il Cittadella ha visto partire titolare Gastón Pereiro. Un atto di fiducia, l’ennesimo, da parte di Liverani: il quale, all’indirizzo dell’uruguaiano, chiede una scossa
Chi ha avuto la possibilità di osservare dal vivo la partita di Gastón Pereiro, ieri notte all’Unipol Domus contro il Cittadella, ha potuto apprezzare inizialmente qualcosa di diverso nel suo approccio alla gara. Intanto, un giocatore più mobile, che svariava su tutto il fronte offensivo e addirittura si è spinto nella propria metà campo in ripiegamento. Poche iniziative, supportate da quel mancino che a Como però aveva fruttato una prodezza.
La sensazione non ha tardato a svanire, restituendo il solito Pereiro di sempre, sperduto nelle pieghe della partita. Sostituito dopo quasi un’ora di gioco, ha assistito dalla panchina al notevole impatto del subentrante Luvumbo, capace di imprimere quelle fiammate determinanti per cambiare l’inerzia della partita e favorire la rimonta. Punto e a capo, quindi, con Liverani che nel dopo partita ha ribadito parole significative.
“Pereiro è il giocatore con cui parlo di più. Lui deve trovarsi nel gioco e alzare i ritmi, nelle due fasi. Però non voglio pensare che diventi un giocatore da ultimi 15 minuti, vorrei che fosse titolare. Deve diventare un altro tipo di calciatore: se non sei rapido anche nelle letture, la Serie B ti castiga. Spero che a lui scatti qualcosa. Un giocatore che non sa trovarsi nei 90 minuti, non possiamo permettercelo noi, così come nessun’altra squadra”.
A questo punto, anche se le gare ufficiali sono appena tre ma il trend non cambia dal precampionato, ci si interroga su cosa possa accadere attorno all’uruguaiano. La fiducia del tecnico c’è, diremmo pure ostinata: su questo non è possibile avere dei dubbi. Evidentemente, i motivi della mancata scossa vanno ricercati altrove. Non sfruttare il suo bagaglio tecnico, dopo aver trovato finalmente un allenatore disposto a farlo giocare, sarebbe un vero peccato.
