Il campione d’Italia 1970 Giuseppe “Beppe” Tomasini, ospite della puntata di ieri di CalcioCasteddu Webtv, ha detto la sua sulla delicata situazione rossoblù
“Il Cagliari si porta dietro certi errori tecnici delle ultime stagioni, come ad esempio l’arrivo in panchina di Eusebio Di Francesco. Non so se durante la stagione ci sia stato qualche problema a livello di spogliatoio: di sicuro, se non c’è unione di intenti non si possono ottenere risultati“.
“L’unica situazione giusta per il Cagliari è battere il Verona. Perché poi a Salerno sarà difficilissima: secondo me i campani si salveranno. In seguito l’Inter, che se non avrà ancora chiuso il discorso scudetto sarà un guaio per noi. Infine il Venezia, che ha appena cambiato tecnico“.
“La partita contro il Genoa? Non si possono cambiare quattro giocatori sullo 0-0. Per me, Mazzarri avrebbe dovuto lasciare la squadra intatta. Poi troppi errori difensivi…“.
“Avrei mandato via Mazzarri qualche settimana fa, per richiamare Semplici. Avrebbe potuto dare forse una spinta in più. Potrebbero bastare tre punti in quattro partite“.
“La retrocessione riguarderà il Venezia, sicuramente. Poi sarò molto chiaro: se non si vince contro il Verona, il Cagliari rischia di restare giù insieme al Genoa. Perché è difficile pensare che i rossoblù possano andare a vincere agevolmente con la Salernitana“.
“La costruzione da dietro? Cragno non ha i piedi giusti per impostare l’azione. Vicario, in prestito all’Empoli, è molto più capace in questo senso. Ci sarebbe voluto Albertosi! Aveva un sinistro micidiale, nelle partitelle settimanali si faceva valere anche fuori dai pali. Poi lui sapeva studiare gli attaccanti, i movimenti. Uno dei più grandi interpreti del calcio italiano“.
“I giocatori del Cagliari devono stare uniti, chiamarsi, lottare su ogni pallone. Il calcio è fatto da impegno, volontà e forza della squadra. Io in questo campionato non li ho mai visti così e probabilmente qualche risultato in più sarebbe arrivato. Albertosi mi faceva venire il mal di testa a furia di parlarmi in partita! Ma era sempre sul pezzo, fondamentale“.
“Formazione? Farei giocare Keita Baldé accanto a João Pedro. Perché Pavoletti al giorno d’oggi sembra più un difensore che un attaccante. In mediana rivedrei volentieri Nández dal primo minuto: anche al 50% della condizione, la sua presenza è troppo importante. Così come quella di Rog. Dietro vorrei vedere Ceppitelli, Lovato e Goldaniga. Il Cagliari vincerà, ci scommetto!“.