Aprile 1991. Il Cagliari, al primo campionato in A dopo l’epoca più dura della sua storia, sta lottando per salvarsi. Nello scontro diretto contro il Lecce, al Sant’Elia, gli allenatori Ranieri e Boniek finiscono per prendersi a male parole
TENSIONE. Quando la tensione sale e c’è una retrocessione da evitare, può capitare che si perda il controllo: soprattutto a livello verbale. Proprio ciò che successe in occasione dello scontro salvezza del 14 aprile 1991 tra Cagliari e Lecce. Le compagini allenate dai tecnici più giovani della Serie A, Claudio Ranieri e Zbigniew “Zibì” Boniek, sono in piena bagarre. Sui giornali, nella settimana che precede il match, il polacco – celebre per la sua parlantina a briglia sciolta – si lascia andare a dichiarazioni poco simpatiche sui rossoblù, colpevoli a suo dire di essere andati avanti a colpi di fortuna.
Ranieri non la prende bene. Quando prima della partita al Sant’Elia Boniek si avvicina al collega, per salutarlo e stringergli la mano, il romano si rifiuta.
“Io con te non parlo, dopo le cose assurde che hai detto sulla mia squadra“.
Boniek non lesina “complimenti”, per tutta risposta.
“E allora vaff…..o!“.
Ranieri ribatte.
“Se c’è uno che deve andarci, questo sei tu!“.
Un acceso scambio di <<complimenti verbali>>, alla presenza di osservatori sbigottiti, che l’ex calciatore di Juventus e Roma minimizzerà al fischio finale: “Sono cose che accadono quando c’è un po’ di tensione“. Ranieri farà lo stesso, sottolineando però che il polacco avrebbe dovuto prendersi le responsabilità delle sue dichiarazioni a giornali e televisioni private in settimana. Per la cronaca, il Cagliari sconfisse il Lecce per 2-0, grazie alle reti uruguaiane di Herrera e Francescoli, sorpassando i pugliesi e tirandosi finalmente fuori dagli ultimi quattro posti della classifica.
(Traccia sviluppata da L’Unità, 14 aprile 1991)