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Mazzarri in simbiosi col gruppo: ora tutto appare più semplice, ma attenzione ad abbassare la guardia

Dopo tante difficoltà il tecnico di San Vincenzo, dall’alto della sua esperienza ventennale, si è fatto apprezzare anche con decisioni importanti

“Appena arrivato ho avuto delle problematiche, quando entri in corsa succede. Ora i giocatori sembrano quasi telecomandati, seguono alla lettera le indicazioni dell’allenatore. Da 5-6 partite è un Cagliari diverso”. Le parole di Walter Mazzarri di ieri a Sky Sport, dopo la vittoria per 2-1 sull’Atalanta, hanno certamente un peso importante. Sicuramente lo sono in positivo. Ma non è stato facile. Anche perché, come lui stesso ha sottolineato più volte, non ama entrare in corsa. Al Cagliari, dopo l’esonero di Semplici, lo ha dovuto fare pressato da Giulini. Mesi difficili nel far mettere in pratica dal gruppo a sua disposizione, le proprie idee. Ma il Walter che non molla mai lo ha sempre detto: “Ci saranno difficoltà, ma dobbiamo arrivare a gennaio”.

CAMBIAMENTI. Non chiamiamole epurazioni, anche se lo sembrano e di fatto a mio parere, lo sono at tutti gli effeti. Il voler rinunciare a Godin e Caceres, sta portando i suoi frutti. Non è un caso che, una persona che mostra sempre tranquillità come Cragno, abbia sottolineato ieri che “Dopo la sosta di Natale, c’è adesso lo spirito giusto”. Dal 6 gennaio a ieri 6 febbraio (un mese esatto) sono state giocate cinque partite, che hanno fruttato dieci punti, ovvero gli stessi dell’intero girone d’andata, grazie a due vittorie esterne con Sampdoria e Atalanta, una casalinga con il Bologna, e pareggio alla Unipol Domus contro la Fiorentina, oltre a un’onorevole sconfitta su rigore contro la Roma. Anche grazie alle scelte giunte dal mercato, che a giudizio di chi scrive questo approfondimento, è stato molto intelligente.

QUALITA’ SUPERIORE AD ALMENO CINQUE SQUADRE. Cragno in porta, Pereiro, Nández  centrocampo (che è rimasto) ma anche la coppia d’attacco composta da João Pedro e Pavoletti, offrono qualità. In particolare l’uruguayano ora out per infortunio. Leggittimamente ambisce a giocare in un club che faccia le coppe. Ma va ricordata una cosa: quando lascia da parte i consigli del suo procuratore (che spesso lo consiglia male) e ha la testa solo in campo, è devastante. A noi interessa il Nández. La vita privata, di cui hanno noi abbiamo scritto per dovere di informazione, sono cose sue.

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