Le quattro gare non giocate, in attesa di decisioni ufficiali, hanno condizionato la prima giornata di ritorno. E domenica si rigioca, ma non in tutti i campi
Un turno strano, quello di ieri. Si sono infatti giocate sei delle dieci gare della prima giornata di ritorno, mentre altre quattro hanno visto non scendere in campo otto squadre, effetto delle decisioni delle ASL locali, che hanno vietato a quattro club il loro impegno agonistico ufficiale. Tra le dodici compagini che hanno portato a termine regolarmente il loro confronto, il Cagliari. Finalmente tornato alla vittoria, la seconda della stagione in Serie A, contro la Sampdoria sconfitta 2-1 a Marassi, come accadde a ottobre alla Unipol Domus col punteggio finale in quell’occasione di 3-1.
Era fondamentale partire bene nel girone di ritorno, per giocarsi quella salvezza al momento ovviamente tutta da costruire. Vincendo ieri non è stato fatto niente, ma la risalita va costruita gara per gara, senza lasciare nulla di intentato. Ieri pomeriggio si è visto sul terreno di gioco un qualcosa di diverso. Intanto una squadra che, andata sotto, non ha mollato e giocato la sua contesa, rimessa in piedi dopo l’1-0 di Gabbiadini grazie al pareggio di Deiola. Poi i rossoblù sono stati bravi nel creare e andare in vantaggio con Pavoletti, controllando dopo la partita subendo poco e fallendo almeno due volte nitidamente il 3-1.
CAMBIO DI ROTTA? Eccolo il segnale che serviva. Quello che nel girone d’andata è mancato spesso, con punti gettati alle ortiche con Salernitana e Torino, solo per fare due esempi. Come scritto in precedenza, non si è fatto nulla portando via i tre punti in casa dei blucerchiati. Ma intanto la classifica comincia ad essere diversa. Lo Spezia non ha ripetuto il miracolo di Napoli prima della pausa, quando vinse al Maradona con un’autorete senza mai tirare in porta. I liguri hanno perso al Picco con l’Hellas, e sono ad appena tre punti da Marin e compagni, i quali hanno sopravanzato il Genoa, fermato sull’1-1 dal Sassuolo. Certo, Venezia e Udinese sono davanti (rispettivamente a +4 e +7) e hanno una gara in meno, ma ora il divario non è più netto come sembrava dopo il girone d’andata. Davvero brutto per essere quello del Cagliari.
LA GIORNATA. Con l’Inter, forzatamente ferma in vetta a 46 punti, si è assistito al successo del Milan sulla Roma, che ha permesso ai rossoneri di essere a -1 dai cugini nerazzurri, con una gara in più. Napoli terza forza, dopo l’1-1 in casa della Juventus, a +2 sull’Atalanta costretta ai box. Discorso analogo per la Fiorentina, non scesa in campo per l’assenza al Franchi dell’Udinese. La Lazio, col 3-3 finale, evita una sconfitta con l’Empoli ormai certezza e non più sorpresa, mentre il Verona (nonostante tante assenze) vince in casa dello Spezia e inguaia nuovamente i liguri.
IL PROSSIMO TURNO. Ieri la Lega Calcio ha diffuso un comunicato, dove attacca le varie ASL locali e regionali, definendole “Confuse e incoerenti”. Da capire cosa accadrà tra oggi e domani. Al momento Salernitana, Udinese, Bologna e Torino hanno lo stop a giocare in vigore fino a lunedì. Il programma della seconda di ritorno ufficiale prevede per domenica le seguenti gare: 12.30 Empoli-Sassuolo e Venezia-Milan, 14.30 Cagliari-Bologna e Torino-Fiorentina, 16.30 Napoli-Sampdoria e Udinese-Atalanta, 18.30 Genoa-Spezia e Roma-Juventus. Infine, 20.45 Hellas Verona-Salernitana e Inter-Lazio.
TV E STREAMING. Come ogni giornata Dazn trasmette tutte e dieci le gare. Tre sono in co esclusiva anche su Sky Calcio e Now tv. Nel prossimo turno saranno Venezia-Milan (12.30), Udinese-Atalanta (16.30) e Genoa-Spezia (18.30).
