Dopo la conferenza stampa di fine mattinata il difensore del Cagliari, in rossoblù per l’ottava stagione di fila, ha parlato in serata a Videolina
Arrivato nell’estate dal 2014 dal Bari, Luca Ceppitelli non è più andato via dal Cagliari e daCagliari soprattutto per una pura scelta di vita. Nonostante dei momenti difficili attraversati, dalla retrocessione in B nel 2015 ad essere fuori dai piani di Eusebio Di Francesco, il capitano non ha mai mollato e (quando chiamato in causa) rispondendo sempre presente. Dopo la conferenza stampa di fine mattinata a Peio (LEGGI QUI) in serata è stato ospite della trasmissione di Videolina dal ritiro in Val di Sole. Le sue parole:
“Mai messa in discussione la volontà di restare. Un grande onore per l’ottava stagione di fila indossare la maglia del Cagliari. Ho gli stessi stimoli del primo giorno in rossoblù. Avere questa responsabilità non può far altro che piacermi. I ritiri sono sempre abbastanza faticosi. Stiamo lavorando tanto e, a mio avviso, molto bene. Il gruppo è fantastico e ci si allena col sorriso. Questo vuol dire tanto ovviamente. Basti pensare che, quando si finisce con l’allenamento, si sta sempre tutti insieme. Sicuramente il finale dello scorso campionato ha unito ancora di più chi c’era. Vogliamo ripartire da li, ma sollevare l’asticella. Dobbiamo sfruttare il grande vantaggio di ripartire con un allenatore che conosciamo bene e proseguire assieme il suo progetto. Non riparti da zero, perchè ci sono delle basi. Ovviamente c’è tutto il tempo per poter avere quel qualcosa in più che lo scorso anno calcistico, è mancato. Mister Semplici, arrivando a campionato in corso con l’impellenza di dover forzatamente fare punti, non ha potuto magari proporre quelle situazioni. Ora invece c’è tutto il tempo”.
L’IMPORTANZA DEL GRUPPO. “L’Italia lo ha dimostrato vincendo l’europeo. L’essere squadra dentro e fuori dal campo sia un valore aggiunto. Questa cosa la vogliamo fare nostra anche col Cagliari. Quando va tutto bene tutto è facile. Ma il vero gruppo, come abbiamo dimostrato nel finale della scorsa stagione, si deve vedere nelle difficoltà. Nessuno di noi vuole ripetere il campionato appena terminato. Non abbiamo fatto un errore da evidenziare in particolare. A volte ci sono annate che nascono male e poi si trascinano, senza trovare quadra o alchimia giusta. Siamo stati molto bravi nel compattarci e ripartire chiudendo bene. Ormai è andata, pensiamo al prossimo torneo che inizia tra un mese, con maggiore concretezza e bellezza. Ed è quello che stiamo cercando col mister. Personalmente non mi sono rivolto ad un mental-coach, ma ho lavorato sulla mia testa. La famiglia e la mia compagna, sono state fondamentali. Serve anche la nostra esperienza per Walukiewicz e Carboni che hanno ottime potenzialità”.