Una storia di speranza. Fabrizio Maiello dovette lasciare il calcio giocato per un infortunio e fece scelte sbagliate. Tentò di rapire Gianfranco Zola e commise vari reati. Oggi si è ripreso la sua vita e aiuta gli altri
FRUSTRAZIONE. Fabrizio Maiello era una promessa del calcio. Poi, a 17 anni, un grave infortunio al ginocchio frantumò i suoi sogni. Da quel momento entrò in una spirale di delinquenza, salendo all’onore delle cronache per il tentato rapimento di Gianfranco Zola nel 1994: all’epoca, la leggenda del Cagliari militava nel Parma e rappresentava uno dei calciatori italiani più in vista. “Mi sentivo perso senza poter più giocare“, ha dichiarato Maiello. Oggi è uscito dal carcere e ha deciso di cambiare vita una volta per tutte.
OGGI. “Il mio scopo principale è quello di aiutare gli altri, affinché non cadano negli errori che ho fatto io“, ha dichiarato al portale Milano Free. Oggi Fabrizio lavora grazie al suo progetto <Un pallone per la legalità>, grazie al quale organizza incontri nelle scuole superiori per prevenire criminalità, bullismo e violenza. Con il calcio sempre nel cuore: “Rappresenta la mia massima espressione di libertà e felicità, il mezzo che mi permette di arrivare ai giovani“.