L’allenatore toscano ha permesso al Cagliari di svoltare. Ventidue punti in quattordici partite e salvezza in tasca con due turni d’anticipo
É il caso di dirlo: Leonardo Semplici è stato il Deus ex machina del Cagliari. Arrivato in Sardegna per una mission (quasi) impossibile, il tecnico toscano si è rimboccato le maniche preparando di settimana in settimana una autentica cavalcata verso l’obiettivo finale chiamato salvezza.
I MERITI. I meriti di Semplici sono sia quantitativi che qualitativi. Quattordici partite, ventidue punti. Questo già basta per spiegare il perchè il presidente Giulini abbia fatto bene a cambiare la guida tecnica (con Difra appena quindici punti in ventitrè gare). Da un punto di vista qualitativo, invece, Semplici è stato bravo a rivitalizzare calciatori che sembravano arenati. Uno su tutti: Leonardo Pavoletti. Dimenticato da Di Francesco e responsabilizzato dal nuovo allenatore. E che dire di Carboni? Uscito dai radar per la positività al Coronavirus, successivamente è stato rilanciato proprio dal mister toscano.
IL FUTURO. Ora il futuro. “Se ne parlerà dopo il Genoa” Semplici dixit. Ma una cosa è certa: la dirigenza rossoblù sta apparecchiando per far sì che questo connubio possa durare a lungo.