Stefano Capozucca torna in Sardegna dove aveva ottenuto risultati eccellenti nel biennio 2015-2017
Alla fine, si sa, l’usato sicuro è sempre quello che ti fornisce le migliori garanzie. Ed il mondo del calcio non è di certo esente da questa sorta di massima.
Stefano Capozucca ritorna in Sardegna dove venne chiamato nell’estate 2015 a ricostruire un Cagliari totalmente da rifondare dopo la retrocessione della precedente stagione.
Con un budget non eccelso pesca dei giocatori importanti come Di Gennaro, Melchiorri, Giannetti, Fossati, Salamon e via dicendo. Allestisce una rosa, o meglio mixa gli elementi rimasti come Sau, Murru,Farias, Ceppitelli ai nuovi arrivati, formando un gruppo che vincerà il campionato. Mai accaduto nella storia del Cagliari.
La stagione successiva puntella il tutto senza stravolgere troppo: porta in Sardegna l’esperienza di Isla e Bruno Alves, il temperamento di Ionita, e, come ciliegina sulla torta, convince il bomber Marco Borriello a vestirsi di rossoblù.
Senza dimenticare il colpo in extremis targato Tachtsidis, chiuso alle ore 22.45, ovvero quindici minuti prima della chiusura del calciomercato. Fino a mezz’ora prima il Cagliari era praticamente certo di aver ingaggiato il centrocampista Mati Fernandez, ma il procuratore di quest’ultimo, proprio negli uffici Fluorsid di Milano, viene contattato da Montella (allora tecnico del Milan) che lo convince a declinare l’offerta rossoblù e ad abbracciare la causa rossonera.
Il direttore sportivo con due telefonate risolve il problema. Ergo, il Cagliari 2016/2017 ottiene una brillantissima salvezza già a marzo, con ben 14 vittorie ottenute, ed un Borriello tornato a brillare con le sue 16 marcature.
Ora il mercato è chiuso, ma l’esperienza ed il carisma di Capozzucca potranno tornare utili in seno alla società rossoblù.