Il nuovo tecnico del Cagliari parla per la prima volta dopo l’avvicendamento con Eusebio Di Francesco sulla panchina sarda
Ieri è iniziata l’avventura rossoblù di Leonardo Semplici e oggi è tempo di presentazioni. Dopo il primo allenamento il mister parla alla stampa e ai tifosi da nuovo allenatore del Cagliari, chiamato a risolvere una situazione compromessa al limite dell’irrimediabile. A lui il difficilissimo compito di portare il gruppo fuori dalla tempesta. Queste le parole del mister:
“Ho trovato una squadra moralmente abbattuta. Non fare risultato ha rappresentato un’involuzione sulle aspettative. Il mio lavoro sarà soprattutto mentale”.
“Questi ragazzi hanno dei valori, la chiamata del Cagliari l’ho accettata subito ed è una sfida importante. Ho intravisto nella rosa la possibilità di arrivare all’obiettivo nonostante i punti. Mi auguro di portare entusiasmo“.
“La sfida l’ho accettata perché ci sono le possibilità di raggiungere l’obiettivo. Ci aspetta un cammino difficile, saranno 15 finali. Ho visto negli occhi dei calciatori la voglia. Vedendo qualche partita i giocatori sembrava giocassero col freno a mano tirato. Sembravano impauriti, sicuramente per la serie di risultati negativi. Servirà più spensieratezza e voglia”.
“Per la prima finale dobbiamo interpretare la gara in modo da sviluppare una certa manovra di gioco tenendo equilibrio. Ci sono poche indicazioni da dare, ma precise. Continueremo col modulo delle ultime gare. Non credo a rivoluzioni, credo nel valore della rosa”.
“I troppi gol allo scadere? C’è un fatto di attenzione, ma anche di equilibrio sia in una fase che in un altra. Inizialmente si riusciva a fare qualche gol in più, ma nonostante questo si subivano gol importanti con una certa facilità, non parlo solo di quelli nel finale. Stiamo cercando di intervenire per dare dell’equilibrio e fare più attenzione ai momenti cruciali”.
“Voglio fare un augurio di buona guarigione ad Andrea Cossu, so quanto è importante qui”.