Fu una sfida incredibile, memorabile, giocata sotto la neve. L’Atalanta batte 4-2 il Cagliari del Trap e supera il turno della competizione
Era il 14 dicembre del 1995: Atalanta e Cagliari si affrontarono per la gara di ritorno valida per i quarti di finale di Coppa Italia.
I rossoblù si erano imposti all’andata grazie alla prima rete italiana di Fabian O’Neil e Giovanni Trapattoni studiava come contenere la sicura furia cieca degli orobici.
Per la verità la gara rischiò di non essere giocata a causa di una copiosa nevicata che si riversò su Bergamo nei due giorni antecedenti, e solo la grande buona volontà di alcuni supporter sardi e di casa il pericolo rinvio fu scongiurato.
L’Atalanta partì forte, anzi fortissimo: dopo neanche mezz’ora di gioco, infatti, due futuri rossoblù, Sandro Tovalieri e Domenico Morfeo portarono l’ago della bilancia a pendere verso Bergamo con altrettanti gol.
Il Cagliari del Trap sembra imbambolato davanti ai fulmini avversari e non riusciva a reagire. Nell’intervallo il tecnico di Cusano Milanino diede maggiore equilibrio facendo entrare Bressan ed il neo acquisto O’Neil ed i risultati non tardarono ad arrivare.
Dopo pochi minuti della ripresa fu lo stesso Bressan a dimezzare lo svantaggio sfruttando un lancio di O’Neil, mentre poco dopo la mezz’ora fu Darìo Silva a pareggiare. Sospiro di sollievo per una qualificazione oramai in cassaforte, ma fu solo un illusione.
All’Atalanta, infatti, bastarono due minuti per tornare nuovamente in vantaggio grazie al diagonale di Chicco Pisani, giovanissimo attaccante che morì qualche tempo dopo a causa di un incidente stradale.
Ma il 3-2 non bastava ed il tutto doveva essere deciso da un colpo letale e mortifero. E chi se non un Cobra avrebbe potuto farlo? Proprio lui, a pochi minuti dal termine a spingere il pallone in rete dopo una clamorosa carambola in area rossoblù. Atalanta che passò il turno ed il “castello” del Trap cominciava lentamente a sgretolarsi.