Giovane attaccante del Cagliari 1983-84, Massimo Gori ha rievocato la sua permanenza in rossoblù e come Gigi Riva presidente allietava gli spettatori a fine allenamento…
RICORDI. Intervistato dal portale altarimini.it, l’ex calciatore Massimo (detto Bobo) Gori ha rievocato la sua carriera: all’interno, la parentesi di Cagliari nel campionato cadetto 1983-84. “Avevo 22 anni, ero una promessa. Il Cagliari mi prese dal Cattolica in C2: avevo segnato 11 gol. Mi acquistarono per più di 300 milioni. Giocavo al fianco di Uribe. Giocai 23 partite, segnai due gol di cui uno decisivo a Lecce (1-2): era il 90°. Azione Maggiora– Ravot, cross, Pionetti non esce dai pali e io di testa la metto dentro. Ricordo bene quella giornata. Fu la prima partita di Gigi Riva presidente“.
BOMBER MAI DOMO. “Riva sta a Cagliari come Maradona a Napoli. Dico solo questo: al giovedì quando noi giocatori rientravamo nello spogliatoio, entrava in campo lui. Metteva una ventina di palloni al limite dell’area e cominciava a bombardare il secondo e il terzo portiere. Sugli spalti si passava dai duemila ai quattromila spettatori. Ho detto tutto!“, ha rievocato Gori sulla presenza di Gigi Riva in quel periodo vicino alla squadra.
ADDIO. E poi come finì la breve avventura in Sardegna? “Il Cagliari aveva bisogno di soldi e mi cedette“, racconta l’ex calciatore. “Era il Foggia del presidente Casillo, in squadra c’era un altro riminese, Delio Rossi, Gianni Pirazzini terzino, Lamberto Giorgis allenatore. Mi pagarono una cifra tra i 600 e i 700 milioni“.