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Coronavirus Sardegna: 375 nuovi casi e 9 decessi

Regione e medici di famiglia sardi siglano l’accordo per i tamponi rapidi. In Italia positivi in calo ma altre 827 vittime tra ieri e oggi

Salgono a 20.419 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza: nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale si registrano 375 nuovi casi (191 rilevati attraverso attività di screening e 184 da sospetto diagnostico). 9 le vittime (427 in tutto). In totale sono stati eseguiti 362.926 tamponi con un incremento di 3.334 test. Sono invece 528 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (7 in meno rispetto al dato di ieri), mentre è di 71 (-2) il numero dei pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 12.556. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 6.749 (+164) pazienti guariti, più altri 88 guariti clinicamente. Sul territorio, di 20.419 casi positivi complessivamente accertati, 4.245 (+88) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 3.262 (+27) nel Sud Sardegna, 1.697 (+72) a Oristano, 3.715 (+91) a Nuoro, 7.500 (+97) a Sassari.

ACCORDO REGIONE SARDEGNA-MEDICI DI FAMIGLIA PER I TAMPONI. L’intesa siglata da Fimmg prevede l’utilizzo da parte di questi ultimi di tamponi antigenici rapidi durante l’attività ambulatoriale o domiciliare a favore dei propri assistiti. Dunque, il medico esegue i test ai contatti stretti asintomatici da lui individuati o segnalati dal Dipartimento di prevenzione in attesa di tampone rapido, a casi sospetti di contatto che lo stesso medico si trova a visitare e che decide di sottoporre a test rapido, a contatti stretti asintomatici allo scadere dei 10 giorni di isolamento e identificati in base ad una lista trasmessa dal Dipartimento di prevenzione.

L’accesso dei pazienti avverrà su prenotazione e previo triage telefonico e valutazione clinica, e in ogni caso i test antigenici non possono essere oggetto di richiesta da parte del paziente. Per l’esecuzione dei tamponi saranno individuate strutture fisse o mobili rese disponibili dai Comuni o dalle Aziende del Servizio sanitario regionale, messe a disposizione dei medici di medicina generale che non eseguiranno i test nel proprio studio professionale. L’intesa siglata prevede infine anche forme di adesione dei medici al servizio di esecuzione del tampone al domicilio del paziente, con l’eventuale coinvolgimento delle Unità speciali di continuità assistenziale (Usca).

ITALIA. Sono 28.352 i nuovi casi nelle ultime 24 ore. Le vittime sono 827 (53.677 dall’inizio dell’emergenza). Gli attualmente positivi scendono di 7.952 unità, mentre i guariti o dimessi sono 35.467, un dato che supera quello dei nuovi contagi tra ieri e oggi di oltre 12mila unità. Tra ieri e oggi sono stati fatti 222.803 tamponi. Il saldo dell’occupazione nelle terapie intensive segna -64: oggi sono in totale 3.782 i posti letto in intensiva occupati. Calano anche i ricoverati con sintomi: 354 in meno rispetto al giorno precedente (33.684 complessivi). Ieri i contagi erano 29.003 a fronte di 232.711 persone testate. Le tre regioni con il più alto incremento dei contagi sono la Lombardia (+5.389), il Veneto (+3418) e il Piemonte (+3149). Con 28.352 nuovi contagi in Italia, a fronte di 222.803 tamponi, la percentuale di positivi si conferma intorno al 12% (12,72%). In dieci giorni il dato si è abbassato di circa cinque punti percentuali: il 16 novembre era a 17,92%.

 

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