Anche la Spagna può contare, purtroppo, uno scandalo a tutti gli effetti legato a incontri truccati e corruzione in massima serie: condannati due ex giocatori del Betis Siviglia
2013-14. Il “caso Osasuna” ha svelato una delle pagine più nere nella storia del calcio spagnolo, a livello professionistico. Per i fatti risalenti alla stagione 2013-14, sono stati condannati due ex giocatori della Liga spagnola: si tratta di Antonio Amaya e Xavi Torres, all’epoca militanti nel Betis Siviglia, colpevoli di aver intascato 400.000 euro per battere il Valladolid e successivamente altri 250.000 euro per favorire la sconfitta contro l’Osasuna.
ORGANIZZAZIONE. I calciatori, il primo non più in attività e il secondo militante in Kuwait nell’Al-Arabi, avrebbero rappresentato solo la punta dell’iceberg di un’organizzazione più corposa. Infatti, sono stati condannati alcuni dirigenti dell’Osasuna (Archanco, Pascual e Peralta, più il gerente Vizcay) per un totale di 9 persone coinvolte nell’affare. I reati contestati riguardano appropriazione indebita, falso in documenti mercantili, falso contabile e corruzione sportiva.