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Acerbi: “Considerare i morti. Ripresa solo in condizioni di sicurezza massima”

Il difensore della Lazio e della Nazionale, ai microfoni della trasmissione “Radio Anch’io Sport” su Radio 1 Rai, ha spiegato il suo punto di vista sul futuro dell’attività calcistica

EMERGENZA. “Coronavirus? Sento quotidianamente la mia famiglia in Lombardia, sembra che i dati si stiano normalizzando. Ritornare alla normalità è l’esigenza di tutti, non solo di noi calciatori. Abbiamo in casa le attrezzature per tenerci in forma. Si punta a terminare la stagione il prima possibile, per poi ripartire a fine settembre che secondo me rappresenterebbe la soluzione migliore. La proposta di Galliani per disputare la stagione all’interno dell’anno solare? Ipotesi non percorribile, secondo me“.

SICUREZZA. “Da consigliere dell’Assocalciatori, posso dire che c’è sempre qualche opinione contrastante sulla ripresa. Soprattutto perché ci sono i tantissimi morti da considerare. Puntiamo a ripresa, sì: ma in condizioni di massima sicurezza. Prendere precauzioni su distanza tra giocatori quando si tornerà a giocare? No, altrimenti sarebbe meglio non scendere neppure in campo. Non esiste il calcio senza contatto fisico. La Lazio è da scudetto? Assolutamente sì, anche nei momenti di difficoltà lo ha dimostrato“.

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