Dopo lo stop causa Coronavirus procrastinato dal premier Conte fino al 3 maggio il presidente della FIGC Gravina ha annunciato nuovi esami come da protocollo
Test medici e tutti gli esami, poi ritiro in attesa di ripartire. Il calcio, che vuole assolutamente terminare la stagione, almeno in Serie A e nella Primavera 1, è l’unico sport che (a differenza di rugby, Basket, pallavolo e pallamano) non ha alzato bandiera bianca davanti al Coronavirus, suscitando qualche polemica in particolare da parte del presidente del Coni, Giovanni Malagò.
I PROGRAMMI. Le società che hanno dato il permesso ai calciatori di tornare nei propri paesi d’origine, hanno deciso di richiamare tutti. Nel caso del Cagliari, l’unico che non sia restato in Sardegna è Olsen, comunque di rientro nei prossimi giorni. I test medici, oltre ad un lungo elenco di testa, dovranno effettuarli, non solo tutti i calciatori tesserati in Serie A e nelle squadre Primavera, ma anche i componenti degli staff tutti pagati privatamente. Di fatto, come ricorda Sky Sport, ai giocatori verrà richiesta una sorta di nuova idoneità sportiva.
In merito, la commissione medico scientifica della Federcalcio si era riunita nei giorni scorsi, e la raccomandazione era, per tutte le squadre, di ripartire con un lungo ritiro. La fase 1 dovrà essere dedicata esclusivamente alla convocazione dei calciatori, per sottoporli a tutti i test previsti dal protocollo. La ripresa dei campionati di Serie A e Primavera dovrebbe avvenire tra il 30 maggio e il 14 giugno. Discorso ancora da capire per Serie C e Dilettanti, perché il protocollo per quei tornei, appare di difficile applicazione.