cropped-cropped-CC-11.png
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Serie A bloccata dal Coronavirus: club divisi da chi vuole ripartire, non si espone o non vuole giocare

La crisi sanitaria dovuta alla diffusione del Coronavirus ferma tutta Italia ovviamente il calcio e Serie A compresa. Purtroppo, anche in una situazione difficile che stiamo vivendo come quella attuale tra i presidenti delle 20 squadre della massima serie, c’è tutt’altro che unità di intenti: non certo un bel biglietto da visita da esporre quotidianamente. Basti pensare ad un Lotito che vuole ripartire il prima possibile, attaccato dai colleghi, Agnelli, Cairo, ma soprattutto Cellino, in testa.

CHI VUOLE RIPARTITE. Come appena scritto, il presidente della Lazio Claudio Lotito, che non ragiona su altre ipotesi, se non quella di tornare in campo appena cessata l’emergenza. Il presidente aveva già avvertito la squadra che, dalla prossima settimana riprenderà il ritiro e dunque gli allenamenti a Formello in vista della possibile ripresa del campionato. Ovviamente il nuovo decreto governativo emanato da Conte, annunciato  rimanda tutto almeno al 14 aprile, se non oltre… Intenzionato a ripartire anche il numero uno del Cagliari Tommaso Giulini. La conferma è stata data da lui stesso martedì sera a Videolina, durante la trasmissione Monitor, che fa il punto della situazione sull’epidemia anche nell’Isola, che ha ieri conta 34 vittime. “Da una parte vorrei tornare a giocare domani – ha affermato – ma dall’altra vedo tanto dolore e sofferenza negli ospedali”. Anche la posizione del Bologna è quella di ripartire: martedì pomeriggio, intervenuto a Sky Sport l’ex giocatori (oggi uomo di fiducia del presidente Saputo) ha dichiarato: “La nostra preferenza va al ritorno in campo, se le condizioni di sicurezza lo permetteranno, magari anche ricominciando a giugno. Sarebbe bello dare alle persone la possibilità di dare un po’ di svago guardando la squadra che tifano”.

Per il si schiera pure il presidente dell’Hellas Verona è intenzionato a far scendere in campo i suoi per portare a termine il campionato: “Siamo per la ripresa del campionato. Ci piacerebbe giocare e la politica non ci interessa”. Su questo fronte anche il Lecce, come scrive TuttoMercatoWeb, chiaramente la posizione del club giallorosso è facilmente capibile da punto di vista sportivo: al terzultimo posto, i salentini, guidati in panchina da Liverani, vogliono almeno la possibilità di giocarsi lo scontro diretto con il Genoa (2-2 all’andata). Il presidente Sticchi Damiani ha detto in merito “Spero si possa tornare in campo in condizioni di sicurezza mettendosi alle spalle il virus: è un sogno che mi piace cullare. Per la Lega terminare la stagione sarebbe l’ideale sotto il profilo finanziario. Noi rischiamo di retrocedere, ma è un rischio che dobbiamo correre”. Anche il Napoli vuole giocare: In piena rimonta in classifica, gli azzurri di Gattuso hanno indicato in ogni confronto con la Lega Serie A l’intenzione di ritornare a giocare il prima possibile. Tuttavia, non c’è una vera e propria comunicazione ufficiale circa la preferenza del club, che magari arriverà a breve.

Con Lazio, Cagliari, Bologna, Hellas Verona e Lecce, c’è anche la Roma ancora di Pallotta, in attesa di definire la cessione a Friedkin sempre interessato, ma che chiede uno sconto sul prezzo per via del Coronavirus. I giallorossi possono tornare in Champions sia in campionato che vincendo l’Europa League. Ma, come nel caso del Napoli, non c’è comunque una dichiarazione ufficiale circa le intenzioni del club. Per il si anche il Sassuolo: Così, a TMW Radio, l’ad Carnevali: “Possiamo rischiare di lottare per retrocedere o magari lottare per qualcosa in più ma preferisco non pensarci perché credo sia giusto, per una questione di correttezza nei confronti di tutti, poter concludere il campionato”.

NO SECCO. In primis c’è il presidente del Brescia Massimo Cellino. Nei giorni scorsi ha detto: “La chiusura del calcio è indispensabile. Abbiamo forse bisogno che ce lo dica il Ministro? Dico solo questo: la stagione è andata, speriamo di riuscire a giocare la prossima, sarebbe già una bella cosa”. Questa mattina a Gazzetta.it ha poi ribadito: (LEGGI QUI). No alla prosecuzione da parte delle due genovesi: per il patron del Genoa Enrico Preziosi grossi dubbi sull’ipotesi di ritorno in campo. Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero: É la tragedia di tutti. Lavoro e calcio, stessa ricetta: solo uniti si vince. La politica si compatti, ora i colori non contano. Il pallone trovi una soluzione globale: sia la Fifa a dettare i tempi“. Il no secco più rafforzato porta la firma di Urbano Cairo: “Giocare a luglio sarebbe accanimento, rischiamo di compromettere non una ma due stagioni”, ha affermato il numero uno del Torino.

ATTESA SENZA ESPORSI. Qui si trovano i restanti club della Serie A. L’Atalanta è ai quarti di Champions League (storico per gli orobici) e in piena lotta per la qualificazione alla prossima stagione. Gli ultras sono per lo stop, anche perché (con Brescia) Bergamo è al centro dell’epidemia. In casa Fiorentina si è scelto di aspettare le decisioni del Governo, senza prendere una vera posizione sull’eventuale ripresa del campionato. Il presidente Commisso è abbastanza pessimista ma ha  affermato: “Prima di pensare solo ad allenarsi servirà superare la crisi sanitaria”. Non prendono posizione anche Inter,  Juventus e Milan (che attendono decisioni ufficiali da Lega Calcio e FIGC) mentre sul fronte Parma al momento è data priorità assoluta alla solidarietà e alla lotta al virus, discorso che vale per la spal e l’Udinese, che ufficialmente non si sono espresse nel merito.

 

Subscribe
Notificami
guest

1 Commento
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Dopo un primo momento di apprensione per l'attaccante uzbeko la botta rimediata in nazionale non...
810’ più recupero alla fine e dunque pei verdetti definitivi per non retrocedere. Club per...
Nella seduta mattutina al Crai Sport Center anche Shomurodov, che sta smaltendo la contusione al...

Dal Network

Il presidente della Figc: "C’è una decisione del giudice che tutti devono accettare, compreso chi...
La posizione dell'ex Brescia e Milan si complica ora al club di Premier League ...

Altre notizie

Calcio Casteddu