Le parole dell’ amministratore delegato del Sassuolo, che non ha digerito le dichiarazioni del ministro dello Sport. “Un modo di comunicare scorretto”
Non gli sono andate giù le parole del ministro Vincenzo Spadafora, e non lo ha certo nascosto. Giovanni Carnevali, ad del Sassuolo, ha replicato alle dichiarazioni del rappresentante del Governo.
“Mi dispiace perché purtroppo a volte l’immagine del calcio appare come negativa, non è corretto”, spiega Carnevali ai microfoni di Rai Sport, “da parte delle società c’è grande sacrificio, il calcio è un’industria grandissima, una delle più importanti del nostro sistema. Non è giusto far apparire i calciatori come personaggi che hanno solo alcuni interessi e non pensano ad altro. È un modo di comunicare scorretto, perché il calcio è importante anche a livello sociale. Come società, Spadafora non lo abbiamo mai sentito e non abbiamo mai avuto il piacere di vederlo in un’assemblea di Lega. Il nostro mondo può andare in grande difficoltà. Non chiediamo aiuti economici, ma dobbiamo capire dove migliorare, perché altrimenti restiamo un sistema vecchio che non è mai cresciuto e non riesce a progredire, mentre in altri Paesi ci stanno superando. Se non si potesse ripartire? Non ci voglio neanche pensare. Resto fiducioso. Se si dovesse fermare il campionato ci sarebbero tante società scontente, e andremo incontro a contenziosi”.