
Il presidente Ghirelli ha fatto il punto della situazione intervenendo a Sportitalia annunciando il possibile ricorso se necessario alla casa integrazione
Ovviamene anche l’Olbia, come le altre squadre dei tre gironi della Serie C, causa l’epidemia Coronavirus, è pausa forzata fono al 3 aprile. In merito, intervenendo a Sportitalia, il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli che ha toccato diversi punti: “Noi abbiamo ascoltato i pareri anche delle autorità sanitarie, la salute in questo caso è al primo posto, il calcio va nettamente dietro. E per i ragazzi piccoli (con attività sportive sospese fino al 30 giugno) bisogna assicurare ancora maggior prudenza, una difesa netta, sono il futuro e vanno salvaguardati. Non concordo a esempio con la scelta di Lotito di far riprendere alla Lazio gli allenamenti: c’è la federazione medico-sportiva che ha dato direttive, adeguiamoci”.
CAMPIONATI: “Vogliamo arrivare alla fine del campionato per due motivi. Per prima cosa perché non vogliamo darla vinta a questo maledetto virus, poi perché non vogliamo entrare nella condizione in cui qualcuno possa entrare in un’aula di tribunale. Si creerebbe una frattura troppo grande. Concludere oltre il 30 giugno? Se serve forse si, ma in quel caso si dovrà ragionare su altre soluzioni. A ogni modo, vale per tutti, arrivare alla fine dei campionati significa rispettare promozioni e retrocessioni. Con l’AIC faremo poi una verifica tecnica, in base a quello che il più imminente decreto presenta: vogliamo capire quali siano gli strumenti per ammortizzare il danno, probabilmente la cassa integrazione, che riguarderà solo la Serie C”.
