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Serie A, le gare del pomeriggio: la Fiorentina soffre ma batte la Spal, furia Sampdoria sul Brescia

La squadra di Semplici si divora il vantaggio con Valotti poi subisce la rete del ko a 7’ dalla fine. Un bel Bologna non basta: il Torino vince 1-0

In attesa dei tre posticipi in programma tra stasera e domani, si sono giocate nel pomeriggio altre tre gare dell’ultima giornata d’andata della Serie A. Vediamo come sono andate:

TORINO-BOLOGNA 1-0 . Stupenda l’accoglienza riservata dai suoi ex tifosi all’ex allenatore Sinisa Mihajlovic.  A passare in vantaggio, dopo 11’, sono i granata grazie a Berenguer, che supera Skorupski, perfezionando al massimo il passaggio di Belotti. La reazione ospite non c’è e i padroni di casa controllano la partita, e al 40’ sfiorano il raddoppio con il palo scheggiato dall’ex Verdi da palla servita da Belotti.

Incredibile gol fallito da Palacio, che al 12’ della ripresa si divora (sull’eccellente pallone dato da Soriano) davanti a Sirigu, il pareggio.  Attaccano i rossoblù, cercando di profittare di un Torino in difficoltà, che non riesce ad uscire dalla propria metà del campo, ma il forcing non produce quanto sperato. Il Bologna perde dopo 13 risultati utili consecutivi, nonostante abbia creato una serie importanti di azioni verso la porta avversaria. Torino settimo a -2 dal Cagliari, che occupa attualmente l’ultimo posto utile per i play-off di Europa League.

FIORENTINA-SPAL 1-0.  Al 6’, al termine di un’azione rocambolesca, gol annullato per fuorigioco a Boateng dopo il tiro di Benassi, per posizione iniziale irregolare da parte di Pezzella. Dopo questo avvio la sfida nel primo tempo è noiosa, anche se prima dell’intervallo si registrano al 32’ la battuta di Castrovilli, che Berisha respinge e la chance per gli ospiti al 43’, capitata di testa a Felipe sul passaggio al bacio da parte di Murgia. Nel primo minuto di recupero, palo centrato da Strefezza.

Iachini, ad inizio ripresa lascia negli spogliatoi Boateng per dare spazio a Vlahovic, il quale al 5’ serve in area Chiesa, che da pochi passi non trova la porta. Al 15’ Milenkovic si vede respingere il tiro da Felipe, nonostante l’ottima battuta. Col passare dei minuti è la squadra di Semplici a farsi preferire ma manca il dettaglio più importante del calcio: il tiro in porta. Alla mezz’ora fuori Chiesa e dentro Cutrone appena arrivato dal Wolverhampton per cambiare il match. Ma è Valoti a creare un brivido ai viola al 31’ con un pallonetto che saluta di pochissimo la porta e finisce fuori. Al 37’’ Berisha evita il gol deviando in angolo con una grande deviazione su Benassi. Sugli sviluppi del corner super stacco di Pezzella e palla in rete. Nel finale Cutrone manca il raddoppio dopo uno splendido colpo di tacco.

SAMPDORIA-BRESCIA 5-1.  A Marassi undici di Corini avanti al 12’ con Chancellor, ottimo nell’anticipare tutti e siglare, sull’assist  di Torregrossa. La squadra di Ranieri non ci sta e sfiora il pareggio al 18’ con Jankto che, dal limite dell’area. Due minuti dopo Quagliarella grazia Joronen.  L’1-1 arriva al 34’: azione nata dal cross di Jankto, con palla che Mateju allontana male di testa, Linetty aggancia la sfera, controlla e di sinistra sigla. Nel finale di tempo (42’) giusta ammonizione per Murru, entrato col piede a martello su Spallek e vantaggio doriano a ribaltare il match, insaccato al 48’ da Jankto con una conclusione al volo di sinistro su imbeccata di Linety,  non lascia scampo a Joronen e si infila sul primo palo.

Al 4’ della ripresa Quagliarella fallisce il 3-1, un minuto dopo dall’altra parte, Balotelli il 2-2. 8’: Gabbiadini manda fuori su passaggio di Linetty, mentre 4’ annullato a MB45 il gol per fuorigioco. I blucerchiati realizzano il terzo gol al 24’, con Quagliarella che mette in rete un rigore, concesso da Calvarese e confermato da Di Bello, per fallo di mano da parte di Mangraviti sul tiro fatto partire da Thorsby. Due minuti dopo lo stesso attaccante della Sampdoria fallisce il 4-1. Appuntamento con il poker rimandato al 32’ con il sigillo di Caprari che, prima impegna Joronen con un tiro dal limite, poi lo supera con la spizzata sul perfetto cross di Jankto. L’odissea del Brescia non è finita, perché Quagliarella batte ancora (doppietta personale) Joronen in uscita con un pallonetto.

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