Il classe 1991 del Cagliari è contento di aver ritrovato la Serie A: “Ma la fame del campo è la stessa di quando avevo diciotto anni”
Daniele Ragatzu ha raccontato un po’ di sè in esclusiva a L’Unione Sarda.
LE PAROLE DEL NINJA. “Ho letto. Un complimento da lui è bellissimo. Nel 2010 ero un ragazzino e lui è esploso l’anno dopo. Ora è un giocatore affermato, fortissimo, potrebbe giocare in tutte le big. Ed è sempre lo stesso Radja: umile, un esempio dentro e fuori per tutti“.
ESEMPIO. “Spero di essere l’esempio che non si deve mai mollare, perché nulla è impossibile“.
SERIE A. “La Serie A è la Serie A. Sono maturato, ma la voglia in campo è ancora quella di quando avevo 18 anni. Quando domenica sono entrato, dovevo sfruttare l’occasione, dimostrare di esserci. Non giocare dispiace, ma viene prima il gruppo. È un momento fantastico. Io aspetto il mio momento e mi farò trovare pronto“.
IL GRUPPO. “Il gruppo di dieci anni fa era un bel gruppo. Sono cresciuto con Conti, Agostini, Cossu e Pisano. I loro consigli mi sono rimasti per tutta la carriera. Ma è bello anche questo. E le cose vanno bene perché siamo tutti leader“.