Il giovane difensore in forza al Cagliari, convocato da Mancini nella Nazionale maggiore, sta accumulando esperienza fondamentale per crescere
CHANCE. Luca Pellegrini è un ragazzo sveglio. Di testa e gambe. Conosce benissimo cosa è in grado di fare, ha la faccia tosta di chi sa il fatto suo ma non deve essere preso per sbruffone. Già nella scorsa stagione durante il primo prestito al Cagliari, nella seconda metà dell’annata, ha messo in mostra qualità degne di nota. Quando ci si spinge a dire… “questo ragazzo arriverà in Nazionale, vedrete”. Pellegrini sta bruciando le tappe.
ESPERIENZA. Quest’estate Luca è ritornato alla Roma, come da accordi, prima di essere acquistato dalla Juventus per 22 milioni: una cifra importante, per un ragazzo che alla fine ha disputato davvero poche partite in Serie A. Evidentemente sufficienti per convincere i bianconeri. Ma a Torino lo spazio non ci sarebbe probabilmente stato… e così ecco il ventilato e poi concretizzato ritorno in Sardegna. In questa sessione azzurra per le qualificazioni europee, Pellegrini – visti i lunghi infortuni di Cragno e Pavoletti – è l’unico rossoblù convocato nella rosa di Mancini. E pazienza se contro l’Armenia si è accomodato in panchina e forse neppure quella vedrà oggi in Finlandia: si tratta di esperienza fondamentale per un elemento destinato a un grande futuro.
