Torniamo indietro con la mente di ben ventidue anni. I rossoblù di Carletto Mazzone stanno tentando di raggiungere la salvezza
È la ventinovesima giornata della stagione 1996/97 ed il Cagliari sta tentando con le unghie e con i denti di rimanere aggrappato al cosiddetto treno salvezza.
Le difficoltà di questa stagione sono state evidenti sin dalle battute iniziali ed il patron Massimo Cellino ha sostituito il tecnico uruguaiano Gregorio Perez con Sor Carletto Mazzone, e nel mercato di gennaio ha pescato i vari Sterchele, Minotti, Berretta e Tovalieri per risollevare le sorti della squadra.
Si va a Reggio Emilia per affrontare la Reggiana, squadra che oggi milita nel campionato di serie D e che alle sue dipendenze ha avuto giocatori del calibro di Padovano, Futre e Mateut.
La squadra è già rassegnata alla retrocessione già da diverse partite e per i rossoblù il compito si rivela più facile del previsto.
Dopo 44 minuti, infatti, il risultato è già sullo 0-3 grazie alle reti di Roberto Muzzi, Sandro Tovalieri e Fabian O’Neil.
Il buon Dario Silva prova a mettere la sua firma su un goal: con la Reggiana protesa in avanti e non curante della sua marcatura, l’uruguaiano si presenta davanti al portiere, ma incespica clamorosamente sulla palla, scatenando le ironie generali.
Ma con il risultato già in cassaforte e con un avversario esanime, gli venne perdonato il tutto con una risata.
La vittoria di Reggio alimentò la speranza di salvarsi, ma che venne frustrata un mese dopo nello spareggio di Napoli contro il Piacenza.