Il patron delle Rondinelle si confessa tra passato e futuro: “Daniele Conti è il calciatore più forte che abbia mai avuto in una mia squadra”
Massimo Cellino ha rappresentato una pagina importante della storia del Cagliari. L’ex presidente rossoblù, oggi proprietario del Brescia, festeggia la promozione in Serie A delle Rondinelle. Ai microfoni de L’Unione Sarda, Cellino non ha nascosto la sua emozione.
INCUBO FINITO. “Mi sento come se fossi uscito da un incubo iniziato il 14 febbraio del 2013, il giorno del mio arresto. I tre mesi in carcere mi hanno lasciato una ferita profonda e un sogno infranto. Mi sono fatto un’idea della vicenda stadio ma è talmente macabra che non la voglio accettare, né raccontare. Il problema è che se sono convinto di essere dalla parte della ragione non sono diplomatico, ma mi ostino, sono irruente“.
LAPSUS. “Quando qualcuno cita il “presidente del Brescia” io mi giro per vedere se c’è Corioni. Viceversa, quando in tv nominano il presidente del Cagliari mi sento chiamato in causa”.
IL RAPPORTO CON GIULINI. “Da due anni non parlo con Giulini, c’è stato uno scontro di idee. Ha un carattere diverso dal mio. Ma quello che sta facendo gli fa onore, perché tenere il Cagliari in Serie A è sempre un’impresa“.
CONTI E…BARELLA. “Barella è un ragazzo eccezionale, oltre che un campione ma il giocatore più forte che ho avuto è Daniele Conti. Non mi sono mai permesso di provare a portarlo a Brescia. Lo lo conosco bene, ha fatto una scelta di cuore ed è uno che non tradisce. Daniele non è al Cagliari, lui è il Cagliari. Sarebbe un allenatore al cento per cento, sarebbe un fenomeno”.