Senza Pavoletti il Cagliari ha conquistato un solo punto, ma l’attaccante ha giocato solo 6 delle ultime 10, segnando un solo gol. Far tornare al gol Pavoloso significa tornare a vincere.
TORNA PAVO, TORNA. Rilanciarsi, per rilanciare tutto il Cagliari. Leonardo Pavoletti non segna dal 20 gennaio: venti giorni che non sarebbero un problema, ma solo un leggerissimo e fisiologico calo. Non fosse che il Cagliari è assolutamente Pavo-dipendente. E che, senza i suoi gol, i rossoblù stiano calando in prestazioni e precipitando in classifica.
LA SQUADRA PER MANO. Ora è arrivato il momento di San Siro, come analizza il Corriere dello Sport. L’acquisto più caro della storia del Cagliari non ha vissuto finora il peso delle aspettative: 11 reti in 33 partite, dopo un anno difficile tra gli infortuni di Genoa e la panchina di Napoli. L’ha guidato la testa: nella vita e in area di rigore. A inizio campionato una forma eccellente, con il Cagliari che fa 14 punti in 11 gare. Poi lo stop in Nazionale (dove torna convocato) e il ko del compagno Castro hanno fermato tutto. Ora però, per Pavoloso, è arrivato il momento di trascinare la squadra.
PAVO-DIPENDENTE. Lo stop lo ha certo limitato: dopo la Nazionale ha stretto i denti contro Torino e Frosinone e ha poi saltato le sfide contro Roma, Napoli e Lazio. Pavoletti da quella sosta ha potuto giocare solo 6 delle ultime 10 partite con 1 solo gol, quello realizzato con l’Empoli, mentre il Cagliari è passato dalla media di 1,27 punti per gara a quella di 0,7. Nelle cinque gare in cui la squadra ha dovuto fare a meno di lui (considerando anche le trasferte di Parma e Udine, rispettivamente a inizio campionato e a fine 2018) il Cagliari ha conquistato appena un punto.