L’ex commissario tecnico della Nazionale Campione del Mondo a Germania 2006 è stato intervistato dal quotidiano La Nuova Sardegna
SU RIVA. L’ex ct dell’Italia Marcello Lippi descrive così il ruolo di Gigi Riva nella sua Nazionale Campione del Mondo: “Io sono stato fortunato, enormemente fortunato a trovare una persona come lui. Un punto di riferimento così chiaro e fondamentale. Gigi è tenace, a volte duro, ma sempre disponibile. Per la squadra era importantissima una figura del genere. Se qualcuno dei miei attaccanti aveva qualche problema gli dicevo: vai a farti due chiacchiere con Rombo di Tuono, una soluzione puoi trovarla. La Sardegna per me è anche lui”.
CAGLIARI NEL CUORE. “Per me la Sardegna ha un valore affettivo enorme – dice Lippi – La mia prima partita di Serie A l’ho giocata al Sant’Elia di Cagliari con la Sampdoria allenata da Fulvio Bernardini. Era il 27 settembre del 1970, il Cagliari aveva appena vinto lo scudetto e io avevo 22 anni. Ero emozionato ma sicuro, vincevamo fino a dieci minuti dalla fine, poi il Cagliari segnò su rigore con Riva e Brugnera fece il gol decisivo. Mi sarebbe piaciuto giocare in quella squadra, ma non arrivò nessuna offerta”.
LA CRISI ITALIANA. “In novant’anni abbiamo vinto quattro Mondiali, quasi cinque. Ci metterei la firma anche per il prossimo secolo. Certo se sei fuori rosichi. Pensiamo al futuro, Mancini è un’ottima scelta, tecnico di personalità, capace e vincente. Ha l’esperienza giusta per riannodare i fili, per riportare la nazionale ai livelli che merita. La chiave di tutto però è l’organizzazione. Se si mette a posto la Federazione si ottiene il meglio”.