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Mondiale. Colpo della Svizzera: Serbia ko 2-1 e ottavi virtuali

La nazionale di Petkovic soffre poi rimonta l’iniziale gol subito con Xhara e completa la rimonta con Shaqiri. Slavi obbligati a battere il Brasile

Svizzera micidiale contro la Serbia. Successo fondamentale per 2-1 che regala virtualmente gli ottavi di finale, oltre al primo posto nel Gruppo E al Brasile. Nell’ultima giornata (il 27 giugno alle 20) i rossocrociati affrontano una Costa Rica già eliminata, mentre sarà scontro diretto, alla stessa ora, tra i verdeoro che hanno 4 punti, e i serbi fermi a tre.

SERBIA SUBITO IN GOL. Alla Arena Baltika il punteggio si sblocca dopo appena 5’: a segnare è Mitrovic (tredicesimo gol in altrettante partite giocate) che porta in vantaggio i serbi con uno splendido colpo di testa che non lascia scampo a Sommer, che poco prima aveva salvato già i suoi sullo stacco di testa sempre del numero 9. Stavolta invece impossibile intervenire su un altro colpo di testa dopo l’imbeccata di Tadic. I rossocrociati cercano di non scomporsi e al 10’ sfiorano il pareggio con Dzemaili, che manda di pochissimo a lato da posizione favorevolissima col mancino di prima intenzione.

Svizzera sorpresa dall’inizio della nazionale di Krstaijc, che gioca più in scioltezza, anche se si ha l’impressione che (come contro il Brasile) i ragazzi di Petkovic crescano stile diesel per giocarsi le proprie opportunità. Nel giro di quattro minuti arrivano due opportunità (non sfruttate però) per ottenere il pareggio,

Al 26’ Stojkovic in uscita bassa neutralizza il tiro di Schar sugli sviluppi di un angolo, mentre alla mezz’ora altra palla di Zuber per il numero Dzemaili, che trova ancora il portiere serbo a negare il pareggio. Al 44’ invece Serbia ad un passo dal raddoppio, ma Matic, manda alto da due passi e Svizzera graziata.  Squadre negli spogliatoi dopo 2’ di recupero.

SILURO DI XHAKA. Il pareggio della Svizzera in questa gara ha un significato extracalcio. Infatti realizza un giocatore figlio di un kosovaro, che ha sofferto non poco per il conflitto in terra balcanica. La marcatura (che arriva al 7’) è figlia di una respinta di Kolarov col corpo su conclusione di destro dell’ex Inter Shaqiri, Xhaka agguanta la sfera da fuori area e fa partire una sassata col mancino che fa secco Stojkovic, portando la situazione qualificazione dalla sua parte.

La nazionale di Petkovic prende coraggio e cerca la rimonta, che quasi arriva al 13’. Sfortunato nella circostanza  Shaqiri, che colpisce il palo esterno con l’estremo difensore serbo battuto, con un potentissimo sinistro. Risposta serba al 23’ col rasoterra tagliato in area da Kolarov, che vede Mitrovic non agganciare la sfera: l’avesse fatto per la Svizzera sarebbero stati probabilmente guai molto seri.

SVIZZERA AVANTI. I tre punti servono come il pane a entrambe. La squadra elvetica nella parte finale della partita appare più viva e si avvicina al 2-1, come al 37’ su botta da distanza ravvicinata di Zuber, con intervento provvidenziale di Ivanovic che spedisce in angolo. Cosa che si verifica al 45’ con Shaqiri, che si fa oltre 50 metri palla al piede e, giunto in area, seppur ostacolato da Tadic, trova il guizzo giusto per battere a rete e insaccare il gol che vale gli ottavi di finale.

Di fatto la gara si chiude qui. Infatti nei 6’ di recupero concessi dall’arbitro Brych, la Serbia non riesce più  a rendersi pericolosa, a tutto vantaggio degli elvetici.

 

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