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Cagliari, le pagelle della stagione: Cragno su tutti, Sau insufficiente

I giudizi sui protagonisti del campionato rossoblù. Al portiere la palma del migliore, l’attaccante non all’altezza del suo standard

Pericolo scampato. Il campionato del Cagliari si è concluso con l’obiettivo prefissato, anche se le modalità preventivate alla vigilia erano ben altre. Proviamo dunque a esprimere dei giudizi su ciascun protagonista.

CRAGNO 7. La sua stagione è più che positiva. Rientrato a Cagliari dopo il prestito al Benevento, ha sfoderato sempre delle ottime prestazioni, facendo intravedere ampi margini di miglioramento. L’esordio in Serie A sotto la guida di Zeman è solo uno sbiadito ricordo. Non a caso, sono già diverse le società che hanno messo gli occhi su di lui.

RAFAEL 6,5. Un portiere di riserva sulla carta, sempre pronto all’occorrenza. Per il Cagliari il ruolo di estremo difensore è probabilmente l’unico a non avere alcun problema. Una certezza.

FARAGÒ 6. Ha ancora molto da migliorare, ma il suo adattamento come esterno destro non è stato solo un esperimento. Tutt’altro. Bravo a spingere con continuità, merita la controprova nel prossimo campionato.

MIANGUE 5. Doveva essere il sostituto di Murru, si è rivelato, almeno per ora, una grande delusione. Le aspettative erano ben altre, e l’investimento fatto su di lui non è stato certo di poco conto. Spetterà al (nuovo?) allenatore decidere sul suo futuro.

LYKOGIANNIS 6. Arrivato a gennaio per sopperire alla carenza cronica della rosa sulla fascia sinistra, ha avuto diversi problemi, soprattutto di ambientamento. Nell’ultimo scorcio di stagione ha fatto però intravedere diverse potenzialità, che meriterebbero essere messe a fuoco con la conferma in rossoblù.

PISACANE 6,5. Non ha mai fatto mancare il suo apporto alla squadra, anche quando è stato messo da parte. L’esonero di Rastelli sembrava potesse essere per lui un brutto segnale, ma è riuscito a conquistare anche la fiducia di López. Sempre utile.

CEPPITELLI 7. Una stagione con alti e bassi, condizionata certamente da quella di tutta la squadra. La sua presenza nel reparto arretrato si è però fatta sentire, così come la sua assenza. E se continuasse a segnare gol decisivi…

ROMAGNA 6,5. Ha fatto vedere di cosa è capace, merita certamente di giocare con più continuità. Ultimamente è stato messo da parte per dare spazio ai “veterani”, ma nel futuro della difesa rossoblù c’è un posto anche per lui.

CASTÁN 6. Arrivato al mercato di riparazione, il brasiliano di proprietà della Roma ha dato subito una mano al reparto arretrato del Cagliari, guadagnandosi subito la fiducia del mister e dei compagni. Si è un po’ perso nel finale di stagione, complici anche alcuni infortuni.

ANDREOLLI 5. Non è stato all’altezza del suo curriculum, anche per lui le aspettative erano ben altre. A tratti insicuro, non si è inserito nella difesa rossoblù. Avrà un’altra chance?

CIGARINI 6. La prima parte del torneo è stata davvero insufficiente e la sua regia non riusciva a mettere in moto il gioco della squadra. Dopo qualche mese si è però scrollato di dosso qualche problema fisico che probabilmente lo ha frenato, risultando insostituibile. Il nuovo infortunio lo ha poi condizionato pesantemente.

BARELLA 7. È stata la sua stagione, pur con i grossi problemi incontrati dalla squadra. Finalmente protagonista, e nella massima serie, per lunghi tratti del campionato ha giocato a tutto campo, risultando certamente tra i migliori. Il suo ruolo è la mezzala, in cabina di regia sembrerebbe piuttosto sacrificato. Ha ancora tanto da migliorare, ma l’età è dalla sua parte. Tenerlo a Cagliari, per il presidente Giulini, non sarà facile.

IONITA 6. Rendimento altalenante, il suo. Ha risentito forse delle troppe ambiguità tattiche, che sono venute meno nelle ultime tre gare. Proprio quando è riuscito a far vedere cosa sa fare.

DEIOLA 5,5. Per trequarti di campionato non è stato in grado (o forse non è stato messo nelle condizioni) di esprimersi al meglio. Complice un infortunio, ha fatto spesso da spettatore. Il finale di campionato però gli ha reso qualcosa, mostrando dei miglioramenti che fanno ben sperare per il futuro.

DESSENA 5. Inutile nasconderlo, non è stato all’altezza del suo compito. Il vero Dessena quest’anno non si è visto. Quando è stato chiamato in causa ha mostrato poco e nulla del suo repertorio. Servirebbero forse nuove motivazioni.

PADOIN 6,5. Si è ripreso sul più bello, dopo una fase altalenante dovuta probabilmente anche alla non sufficiente tenuta fisica. Il suo apporto però non è mai mancato, anche nei momenti più bui.

JOAO PEDRO 5,5. Una stagione surreale per lui: prima parte non all’altezza delle migliori prestazioni dello scorso anno, qualche contestazione, la bella gara di Udine, poi il dramma, con le accuse di doping. La squalifica di soli 6 mesi gli permetterà comunque di potersi riscattare al più presto.

COSSU 6. Ha fatto il suo, di più era impossibile pretendere. Quando gettato nella mischia, ha provato a dare la sua impronta anche se le gambe non girano più come una volta. L’orgoglio gli è stato d’aiuto.

FARIAS 5. Decisamente un campionato incolore per lui. Sicuramente non è stato messo nelle condizioni di esprimersi al meglio, ma da lui ci si aspettava molto di più. Non è un attaccante da area di rigore, ma i tantissimi errori sotto porta pesano come macigni.

PAVOLETTI 6,5. Il gol di testa è una sua prerogativa, e lo ha fatto vedere. La sensazione è che possa fare molto di più, se servito a dovere. Appunti per la prossima stagione…

HAN n. g. L’attaccante nordcoreano è certamente da rivedere, magari con più continuità. La sua prima parte di stagione a Perugia gli aveva messo addosso gli occhi di molte società. Messo da parte dal nuovo tecnico umbro, però, non ha avuto più la brillantezza dell’avvio, e in rossoblù da gennaio non ci sono stati grossi miglioramenti. Da rivedere.

SAU 5. Giudizio simile a quello su Dessena. Non ha più la brillantezza di un tempo, e anche se la buona volontà non è mai mancata è da dire che la sua stagione è sicuramente negativa.

GIANNETTI n. g. Le poche volte che è stato chiamato in causa non ha retto il confronto con la Serie A. Probabilmente non è la sua categoria.

CETER n. g. Troppo poche le apparizioni per quello che doveva essere un rinforzo di gennaio. Vista la giovane età e la sua prima esperienza nell’altra parte del mondo gli va concessa ancora un’opportunità.

LÓPEZ 5. Ha raggiunto l’obiettivo, è vero. Ma ha commesso troppi errori, facendo tremare la terra sotto i piedi dei tifosi, per una salvezza che sarebbe dovuta arrivare con molta più serenità.

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