Vince il misto di coraggio e disperazione del Cagliari, che ha il merito di buttare il cuore in campo e il pallone, calcio piazzato di Lykogiannis e toccato ancora una volta di testa da Pavoletti (11° centro stagionale), oltre il «paralizzato» Sportiello. Vince Lopez che ha il grande merito di presentare una squadra mai impaurita, magari pressata da una classifica che impone un risultato pieno, però non dimessa, anzi capace di lottare pallone su pallone, faccia a faccia, anche nella rissa finale, quando la Fiorentina capisce che la sconfitta e la delusione sono lì, ineluttabili e scottanti, scrive Il Corriere dello Sport. Quando vede i minuti passare e i giocatori rossoblù restare a terra, perdere tempo nell’attesa del fischio finale, mai così atteso. (…)
LA GARA. Gara con la Fiorentina incredibilmente a disagio su ogni pallone, irriconoscibile proprio nel centrocampo, abitualmente la sua arma migliore. Fallisce l’esperimento Eysseric trequartista con Chiesa, dietro a Simeone (unico incolpevole e sempre combattivo), grigio Badelj, con Veretout alla sua peggiore esibizione e con Benassi opaca sintesi di se stesso. Nella zona emergono invece Padoin, Barella e Deiola. Ma è sulle fasce che il Cagliari domina, con Faragò e Lykogiannis. Per altro la Fiorentina sbanda pure in difesa e negli uomini che da tempo sono delle certezze. Anche nei centrali Pezzella e Milenkovic. Primo tempo molle, fino al 37′, quando su punizione battuta da Likogiannis, il pallone arriva sulla testa di Pavoletti, non contrastato da Biraghi, che la sfora mettendola oltre Sportiello, assolutamente raggelato. Chi si aspettava una ripresa d’attacco dei viola rimane assolutamente deluso. E’ come se la Fiorentina fosse crollata a pochi metri dal traguardo, quella che Pioli ha definito alla viglia la partita più importante della stagione diventa una trappola nella quale i ragazzi viola precipitano, paralizzati dalla troppa pressione. (…)