Si dice che il mercato distolga l’attenzione dal campo. Ma questo evidentemente non vale per Alberto Cerri, ventunenne in forza al Perugia ma di proprietà della Juventus. Ex Cagliari, ci ha giocato nella stagione 2015-2016, quella della Serie B culminata con la promozione in A, era stato a un passo dal tornare in Sardegna nel mercato invernale chiusosi qualche settimana fa.
Lo scambio con Han, con il passaggio di questo alla Juve, sembrava cosa fatta. Ma poi l’affare è sfumato. E Cerri ha risposto sul campo con tre gol nelle ultime quattro gare. Intervistato da Tuttosport, l’attaccante del Grifo è tornato sulla trattativa che stava per riportarlo a Cagliari.
“Sono i casi della vita e del calcio, anche se devo ammettere che all’inizio, dopo le prime voci, mi ero messo l’animo in pace. L’idea di uscire dall’orbita Juve mi dispiaceva, però mi sono anche detto: ‘Se la Serie A chiama, devo andare‘. Il pensiero è durato un giorno, non di più, perché poi il mio procuratore mi ha rassicurato. Sono contento così“.
Su un futuro alla Juve: “Il mio sogno e il mio obbiettivo resta quello di tornare in bianconero in futuro, ma sono perfettamente consapevole che dovrò seguire un certo percorso“.
Su Han e quello “scambio tra compagni di squadra”: “Quante battute dai nostri compagni del Perugia. Non succede tutti i giorni che si parli di uno scambio tra due giocatori della stessa squadra… Io ho cercato di isolarmi da tutto e pure Han l’ho visto tranquillo. Come giocatore? È forte. È un mix di cinismo, forza e rapidità. E poi è molto intelligente, oltre che un ragazzo solare”.
“Il mio mito? Avevo in camera il poster di Ibrahimovic. Adesso i miei bomber preferiti sono Higuain e Kane, con una leggera preferenza per il Pipita. Quando guardo la Juventus mi fisso i suoi movimenti, le sue giocate. Mi viene in mente il suo primo gol al Sassuolo di qualche settimana fa: si è girato in mezzo metro e poi boom in porta con un tiro violento e preciso“.
Obiettivi: “Vorrei arrivare in doppia cifra in campionato e magari chiudere a venti reti totali. A Perugia ho trovato un bell’ambiente e soprattutto continuità“.
