Alessio Cragno, 23 anni, 184 cm di altezza, 78 kg. Rafael de Andrade Bittencourt, 35 anni, 187 cm, 80 kg di peso.
Cragno o Rafael. Anche se poi non fa tanta differenza. Quando sono scesi in campo, che fossero in forma o meno, lo hanno fatto sempre con ottimi risultati. Perché in questa stagione i due portieri del Cagliari, come analizza L’Unione Sarda,pur alternandosi tra le varie partite e a volta pure a gara in corso, non hanno mai fatto mancare il proprio apporto decisivo alla causa rossoblù.
Cragno è il titolare, come più volte ribadito da López. Per età, prospettiva e forse anche talento. Ma Rafael è molto più di un dodicesimo. Si è guadagnato la fiducia della società nella seconda parte della scorsa stagione, dopo l’addio di Storari e la scoperta di aver mal riposto la fiducia in Gabriel.
Ma forse il segreto è proprio questo. Nessun dualismo. Rispetto per i ruoli. E la consapevolezza che, se il fisico non regge, è giusto che giochi l’altro. Tre volte si sono scambiati i guanti a partita in corso: contro Genoa e Crotone, l’ultima, l’ex Benevento ha ceduto il posto al brasiliano. Che viceversa aveva dato forfait nel riscaldamento pre-Sampdoria. Cragno non stava al meglio, ma era risultato comunque tra i migliori in campo.
Allo Scida, domenica scorsa, Rafael appena entrato ha messo in scena una parata spettacolare su una botta dalla distanza di Nalini, ripetendosi poi su Martella e Ricci. Meglio non poteva festeggiare le cento presenze in A.
E contro la Spal? Chi giocherà? La sensazione è che Cragno possa recuperare. Non dovesse riuscirci sarà pronto Rafael, come sempre. L’importante è blindare la porta rossoblù.